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121691_webLa possibilità di usare le cellule del paziente per il trattamento delle ferite croniche e ferite non guarite nel piede diabetico – una grave complicanza del diabete – ha compiuto un importante passo in avanti, i ricercatori hanno riprogrammato con successo le cellule della pelle prelevate da ulcere del piede diabetico e hanno formato cellule indotte pluripotenti staminali (iPSCs). La tecnica di riprogrammazione era simile in termini di efficienza per i risultati raggiunti con la pelle del piede sano di pazienti non diabetici, come descritto nello studio pubblicato nella pubblicazione Cellular Reprogramming, una rivista peer-reviewed della Mary Ann Liebert, Inc., editori. L’articolo è disponibile gratuitamente sull’omonimo sito fino a 9 Settembre 2016: aprofittatene!

Le cellule iPSCs hanno il potenziale di svilupparsi in una varietà di tipi di cellule e possono essere utilizzate per creare modelli di malattia utili a studiare nuovi approcci terapeutici, come ad esempio l’attivazione di capacità rigenerative in grado di convertire i fibroblasti che non guariscono in cellule della pelle che riacquistano le loro funzioni riparatorie.

Nell’articolo “Generation of Induced Pluripotent Stem Cells from Diabetic Foot Ulcer Fibroblasts Using a Nonintegrative Sendai Virus” , Behzad Gerami-Naini, PhD e coautori dalla School of Dental Medicine e Sackler School of Graduate Biomedical Sciences, Tufts University (Boston, MA), e Beth Israel Deaconess Medical center nonché Facoltà di Ingegneria e Scienze applicate, Università di Harvard (Boston e Cambridge, MA), presentano una tecnica che utilizza un virus di Sendai non integrato e che  riprogramma le linee delle cellule di fibroblasti. I ricercatori descrivono il potenziale futuro impiego terapeutico delle cellule di derivazione dall’ulcera del piede diabetico riprogrammate, che potrebbe subire il rimodellamento epigenetico, un cambiamento che può invertire i processi patologici

“Questa ricerca ha creato due nuovi approcci allo studio e trattamento delle ulcere diabetiche. Si è rivelato una nuova importante fonte di cellule per il trattamento di tali lesioni,” dice il professor Sir Ian Wilmut, a capo del dipartimento di Riprogrammazione cellulare e professore emerito presso il Centro MRC per la medicina rigenerativa, del Centro scozzese di Medicina rigenerativa dell’Università di Edimburgo (Regno Unito). “Inoltre, la ricerca sulle” cellule riprogrammate “da tali ulcere può rivelare i cambiamenti molecolari che hanno causato le stesse.”