La dieta mediterranea è la madre di 22 figli multirazziali e multilingue: Gibilterra, Spagna, Francia, Principato di Monaco, Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Montenegro, Albania, Grecia, Turchia, Cipro, Siria, Israele, Libano, Egitto, Libia, Malta, Tunisia, Algeria, Marocco, tutti Paesi che si affacciano sul Mediterraneo i cui alimenti nascono nei climi dolci di questo grande mare. Mare nostrum lo chiamavano i Romani, che avevano praticamente conquistato tutta questa parte di mondo e consideravano queste acque di loro proprietà, nostrum appunto.
I figli maggiori, per elezione geografica, sono tre: Grecia, Italia, Spagna, a buon titolo patrie della dieta mediterranea (DM). Siccome la DM è madre per vocazione, volentieri acquisisce “nuovi figli” che vengono cresciuti col suo metodo educativo alimentare. Si tratta di un modello alimentare che
diventa nutritivo e salutista grazie a vari alimenti presenti sul territorio e alla loro tradizionale semplicità di elaborazione. È la dieta che chiude il cerchio. È il punto di partenza più antico, foriero della buona salute, e dopo tante prove di regimi alternativi più o meno fantasmagorici si toma da lei, la “buona madre” che rappresenta sempre il giusto approdo, il solo punto d’arrivo.
I cibi che compongono la DM sono: pane, pasta, riso, legumi, frotta, verdura, olio d’oliva, came bianca e rossa, pesce, latte e latticini e vino, il tutto consumato con un’alternanza virtuosa.
Qual è la particolarità di questi alimenti? Sono alimenti a predominanza vegetale e a basso tenore di grassi (non superiori al 30%), specie di tipo saturo, proprio per la minore presenza di alimenti di origine animale.
Tanta buona fibra vegetale dotata di attività preventive nell’insorgenza dei tumori e di malattie cardiovascolari e metaboliche. come il diabete tipo 2.
Quali sono le azioni di prevenzione della DM e come avvengono?
Ogni alimento del territorio mediterraneo presenta diversi nutrienti: • vitamine come: A, C, D ed E, che sono antiossidanti • minerali antiossidanti, come selenio, magnesio, molibdeno eccetera • indoli • glucosinolati • flavonoidi • polifenoli • isotiocianati • inibitori delle proteasi • fitosteroli
Tutti questi elementi, che sono spesso presenti in quantità minima definita per questo “traccia”, hanno un’attività veramente interessante in quanto si comportano da attivatori di molti enzimi.
Questi enzimi sono, infatti, preziosi perché: • sconfiggono fazione tossica di vari elementi presenti nei cibi • esercitano una forte azione antiossidante • inibiscono la formazione di nitrosamine, notoriamente cancerogene • sequestrano, legandoli, gli elementi carcinogeni in tutto l’apparato digerente • influenzano positivamente fazione degli ormoni.