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Assistiamo persone che partono per dei viaggi

C’è stato un amico, ieri, che mi ha fatto riflettere su di un concetto molto importante: “un ipotetico senso della vita”. Mi disse che, per gli ambientalisti, il “senso della vita” starebbe proprio nell’unione e nella ciclicità degli esseri viventi, tutti insieme.

Mi portò un esempio molto toccante. Egli infatti, lavorando con le api ed osservandole giorno dopo giorno, arrivò ad una riflessione molto attenta. Mi disse che quando va a raccogliere il miele trova “un nucleo” affaccendato di api attente nel lavoro svariato lavoro.

Questo “nucleo”, a distanza di tempo, è sempre li. Quando e egli torna nello stesso alveare, dopo tre mesi, trova lo stesso “nucleo” ma delle api affaccendate del trimestre precedente non ce n’è nemmeno una; mentre “il nucleo” e le nuove api sono sempre li e con le stesse mansioni.

Così come una singola ape, da sola, non servirebbe a nulla nello svolgimento delle mansioni necessarie al funzionamento dell’alveare, così un uomo, nella sua singolarità, è nullo nel ciclo produttivo della terra: la rigenerazione costante.

Possiamo, dunque, dedurre che noi siamo sulla terra per contribuire tutti insieme e non singolarmente al ciclo produttivo del pianeta, diversamente, il nostro bivaccare terreno si arenerà ad un solo mero ruolo di spettatore passivo destinato a spegnersi nell’anonimato più assoluto ed insignificante.

“Tentiamo di essere” gruppo “nella vita e di raggiungere sempre uno scopo preciso, benevolo e rigenerativo; solo così potremo diventare attori protagonisti della nostra vita”.

E scoprendoci senza dimensione andiamo a ritrovare quell’equilibrio smarrito nei meandri di uno spoglio punto di appoggio, denso di rammarico, rancore e rimpianto.

Quando si tratta di partire c’è un ritorno. Il vero viaggio è di sola andata non si torna mai indietro. Peccato per chi non ci ha accompagnato.

La decomposizione è solo un passaggio chimico che protrae e sotrae i molteplici sensi di un trascorso fatto di eccedenze altrimenti riscontrabili nel consumo di liquidi e solidi presi tra gli appunti di backup non riuscito nella versione precedente al file memorizzato sul server.
L’informatica idolatrata, come una nuva forma di ideologismo meccanico mostra i suoi limiti temporali e la durata di un cavo dell’iphone (apparecchio che costa diversi euro) è molto labile e minima. Ecco perché va bene la tecnologia ma anche questa è fragile e volubile, onde per qui tra arrivi e partenze tenere qualcosa per mano diventa impresa non facile.

Le partenze ci appartengono, paura coraggio si fondono e diventano verità.