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Vacanze sette lettere, una parola, una probabilità che si fa certezza, desiderio, piacere o incubo. Sogni e desideri di mete disegnate tra i pensieri fanciulli poi fatti maturi e duri da rimuovere proprio perché desiderati al risveglio come all’imbrunire. Vacanze immortalate da miliardi di foto ogni secondo archiviate su milioni di profili social, album. Videoclip, cortometraggi, documentari di generi vari. Vacanze titolo, titoli dei cinepanettone di intere italiche generazioni. Vacanze di Natale qui e là dei fratelli Vanzina e discepoli vari.

Vacanze: le solite raccomandazioni dedicate a noi diabetici:

inventario dei farmaci, insulina per prima e aghi, penne, strisce e lancette pungidito per controllare la glicemia.

Per chi porta con sé il microinfusore le cannule e cateteri di ricambio con i relativi serbatoi, oltre ai sensori glicemici per quanti li hanno in dotazione.

E’ una esemplificazione schematica naturalmente, ciascuno sa cosa fare e cosa portare appresso. Le scelte sono sovente prese in relazione alla durata della vacanza e dove di va.

Secondi i dati della Demodata commissionati da Unipol Salute i diabetici tipo 1 come meta per la vacanza fanno scelte piuttosto variegate: il 5% predilige un bivacco/rifugio in altura; il 10% preferisce la crociera, il 20% un soggiorno ai tropici, il 25% escursionismo in montagna, 10% vacanze in ritiro spirituale, 15% vacanze sportive, 15% vacanze a casa.

Io appartengo quest’anno a quel 15% di persone T!D che fa le vacanze a casa, anzi per la precisione le faro “in ospedale” tra Bologna e Milano.

Strano ma vero, ma non da degente bensì come blogger volontario.

Nel caso di Bologna assieme agli amici di DIABO faremo l’anteprima dell’apertura e presenza come associazione nelle unità operative di diabetologia del Policlinico Sant’Orsola e Ospedale Maggiore.

Mentre per quel che riguarda Milano, farò “il missionario” per avviare la preparazione organizzativa dell’evento in programma nell’autunno 2017 in occasione dei 10 anni di pubblicazioni del blog Il Mio Diabete.

D’altronde la vacanza cos’è? Un viaggio, il percorso che porta a conoscere luoghi e pensieri, ad aprire gli orizzonti mentali per far crescere ed evolvere ogni uomo, sia che sia un momento di piacere come no.

Siamo esseri racchiusi in questa prigione terrestre e l’unica via che ci resta per credere di essere liberi è la conoscenza.