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La mia vita tra le dita

Certo oggi parlare di diabete ne parlano tutti, tutti hanno delle risposte, delle domande che neanche Marzullo sarebbe in grado di stare dietro con il suo programma televisivo, peraltro datato, e le risposte? Migliaia, basta osservare alcune discussioni presenti in gruppi a tema sul popolare Facebook per farsi una idea e se uno cerca una risposta secca, immediata (sempre nella speranza che sia buona, risolutiva al problema dato) si trova magari infognato in interminabili commenti alla richiesta: 50 e più. Certo ci sono gli esperti nella lettura rapida, ma ci sono gli esperti come in rottura rapida e allora preferisco fare e guardare altro, che dite?

La storia e la vita con il diabete scorre tra le dita

E c’è il suo perché. Ad alcuni basta pizzicare le corde della chitarra per emettere melodie e altre fantasie musicali, come ad altri è sufficiente impastare la farina per farne pane e cose buone da mangiare, dare forma a oggetti e sogni desideri e pulsioni che diventano emozioni sotto questo cielo azzurro ceno.

Migliorare migliorarsi sempre

Le dita sono il motivo conduttore della vita di un diabetico tipo 1, e anziché pizzicare le corde della chitarra ci si fa pungere dalle lancette per estrarre il sangue capillare e poter controllare sapere a quanto sta di livello lo zucchero nel sangue, la base di partenza per poi cercare di iniettare la quantità giusta di insulina in corpo, ormone di cui siamo privi, in relazione a quanto cibo mangiamo (carboidrati), quanto ci muoviamo e consumiamo energia che è basilare per regolare i valori della glicemia in corpo.

E poi si gira pagina

Sempre con le dita giri pagina, chiudi il diario, e passi alla tastiera, smanettando tutto il giorno, mattina e sera, in auto, bici, come sulla corriera per scrivere scaricare elaborare e analizzare dati, cifre e numeri che possono servire a farti cambiare direzione: timoniere del tuo destino.

Certo le cose cambiano e nulla sarà più come prima

Proprio a tale ragione il cambiamento è nell’ordine naturale della vita: tutto si evolve. E come diabetico so cosa voglio: una cura per il diabete tipo 1 che semplifichi la mia nostra esistenza con la malattia, che compensi la glicemia senza dover star dietro alla faccenda con calcoli e altre elucubrazioni, senza dover essere dei cyborg della sanità.

Non solo

Per concludere: che la ricerca si impegni non solo per la cura del diabete tipo 1, ma anche per trovare terapie adeguate su complicanze della patologia orfane di trattamento (retinopatia, nefropatia e neuropatia diabetica.

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