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Di quale formazione, supporto e risorse necessitano i professionisti della salute per supportare le persone che utilizzano un sistema a circuito chiuso (pancreas artificiale)?

Uno studio di intervista qualitativo con i professionisti della salute coinvolti nel ciclo chiuso dall’inizio della sperimentazione sul diabete di tipo 1 (CLOuD).

Questo studio ha voluto sondare e approfondire le opinioni degli operatori sanitari sulla formazione, il supporto e le risorse necessarie per supportare le persone che utilizzano la tecnologia a circuito chiuso nelle cure cliniche di routine per aiutare a informare lo sviluppo dell’orientamento formale. 

Interviste con professionisti della salute (n = 22) che hanno consegnato il ciclo chiuso dall’esordio nello studio sul diabete di tipo 1 (CLOuD) dopo un’esperienza di ? 6 mesi nel supportare i partecipanti utilizzando un sistema di pancreas artificiale ad ansa chiusa. I dati sono stati analizzati in modo descrittivo. 

Gli intervistati hanno descritto come, rispetto ad altri regimi di insulina, insegnare e supportare le persone a utilizzare un sistema a circuito chiuso potrebbe inizialmente richiedere più tempo. Tuttavia, hanno anche osservato che, dopo un periodo di adattamento iniziale, gli utenti avevano meno necessità di iniziare il contatto con il team clinico rispetto alle persone che usano le pompe o iniezioni multiple giornaliere. 

Gli intervistati hanno sottolineato come una minore necessità di input clinici ad hoc potrebbe comportare nuove sfide; in particolare, hanno avuto meno opportunità di rafforzare le conoscenze e le abilità del diabete degli utenti e di rilevare potenziali problemi psicosociali. 

Hanno anche osservato un’ansia acuta tra alcuni genitori a causa della costante disponibilità di dati e aspettative non realistiche circa le capacità del sistema. 

Gli intervistati hanno osservato che tutti i team locali per il diabete dovrebbero avere il potere di fornire cure di sistema a circuito chiuso, ma sottolineato come gli operatori sanitari che supportano gli utenti a ciclo chiuso nelle cure di routine avranno bisogno di una formazione tecnologica completa e di una guida clinica standardizzata. 

Questi risultati rappresentano un importante punto di partenza per lo sviluppo di linee guida formali a supporto del lancio della tecnologia a circuito chiuso. Le nostre raccomandazioni, se attuate, aiuteranno a limitare il potenziale onere aggiuntivo derivante dall’introduzione di sistemi a circuito chiuso nelle cure cliniche di routine e aiuteranno a informare la formazione e il supporto dell’utente appropriati.

Studio condotto dall’Usher Institute, Teviot Place, Edimburgo, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.

Pubblicato il 12 febbraio 2020 in Diabetes Technology & Therapeutics