Default Featured Image

L’intossicazione da insulina è ancora il crimine perfetto? Analisi e interpretazione dell’insulina post mortem: revisione e prospettive nella tossicologia forense.

L’insulina è un ormone anabolico essenziale per l’omeostasi del glucosio. La terapia insulinica, che comprende insulina umana (HI) o analoghi biosintetici, è fondamentale per la gestione del diabete di tipo 1 e di molti tipi di diabete di tipo 2. Tuttavia, l’errore terapeutico, inclusa la dose non adattata e la confusione del tipo di insulina, e l’uso improprio, come l’autosomministrazione massiva o con intenzioni criminali, possono avere conseguenze letali. Lo scopo di questo articolo è di rivedere lo stato delle conoscenze sull’analisi dell’insulina in campioni biologici e dell’interpretazione delle concentrazioni di insulina nella situazione delle indagini sulla morte correlate all’insulina. 

Vengono considerati gli aspetti analitici, poiché la quantificazione può essere fortemente influenzata dalla metodologia. L’immunoanalisi, la tecnica storica, ha un ruolo di primo piano grazie alla sua sensibilità e facilità di implementazione. Recentemente, la cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa ha fornito una selettività indispensabile in contesti forensi, distinguendo HI, analoghi e prodotti di degradazione. 

Esaminiamo i numerosi parametri antemortem (dose, patologia associata, intervallo da iniezione a morte, ecc.) E postmortem (in degrado corporeoin vitrodegradazione correlata all’emolisi, ecc.) coinvolta nell’interpretazione della concentrazione di insulina. Vengono discussi l’interesse e i limiti di varie matrici alternative che forniscono un prezioso complemento all’analisi del sangue. 

L’umor vitreo è uno dei più interessanti, ma la bassa diffusione dell’insulina in questa matrice comporta concentrazioni molto basse. L’analisi del sito di iniezione è rilevante per identificare quale tipo di insulina è stata somministrata. La corteccia muscolare e renale sono matrici di particolare interesse, sebbene siano necessari ulteriori studi. Una tabella contenente la maggior parte dei casi riportati di avvelenamento da insulina fatale pubblicata, con dati analitici, completa questa recensione. 

Viene proposto un diagramma logico per evidenziare i problemi analitici e i principali parametri da considerare per l’interpretazione delle concentrazioni ematiche. Finalmente, rimane una sfida fornire dati biologici affidabili e una solida interpretazione nel contesto della morte correlata al sovradosaggio di insulina. Tuttavia, il progresso degli strumenti analitici sta rendendo il “crimine perfetto” sempre più difficile da commettere.

Report condotto dal Laboratoire de Toxicologie, ISPB-Faculté de Pharmacie, Université de Lyon, France.

Pubblicato il 27 maggio 2020 in Critical Reviews in Toxicology