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Silenzio condiviso con le parole presenta “Le cose sono cambiate”.

«Ci sono molte cose che sono cambiate col passare dei secoli. Prima, la ricerca della verità era l’unica ricerca che qualunque uomo di genio intraprendeva. Non c’era alcuna ricerca concorrenziale; per l’uomo di genio esisteva solo una cosa, e quella era la verità. Naturalmente la qualità più alta d’intelligenza veniva dai maestri… Oggi la situazione su questo punto è totalmente diversa. La mente geniale molto probabilmente è attratta da qualche ricerca scientifica, per diventare un grande scienziato, un Albert Einstein…

Il genio raramente è interessato alla ricerca della verità. Se ne rende conto solo quando la sua ricerca – qualunque cosa faceva – è giunta alla fine e lui si sente inappagato e… non dà alcuna soddisfazione, neppure ad Albert Einstein! Al momento della sua morte disse “Se c’è un’altra vita – come credono gli hindu – vorrei essere un idraulico piuttosto che un fisico”. Per cui, nel corso dei secoli, piano piano hanno crocifisso i maestri, avvelenato i maestri, ucciso i maestri. Piano piano, il fenomeno stesso del maestro è diventato rarissimo. Anche se uno giunge allo stato di realizzazione, rimane in silenzio perché pochissime persone amano la crocefissione, e pochissime persone amano essere condannate dal mondo intero…

In primo luogo, pochissime persone raggiungono quello stato, perché le persone che avrebbero potuto arrivarci stanno lavorando nel mondo della chimica, della fisica, della matematica, dell’astronomia. Ci sono trecentosessantaquattro facoltà all’Università di Oxford e ogni facoltà ha bisogno di geni che approfondiscano la loro materia. E in quelle trecentosessantaquattro facoltà non c’è una sola facoltà di misticismo… Inoltre, il posto del maestro è stato preso dall’insegnante, e l’insegnante è lontano migliaia di miglia dalla verità. Ripete solo sapere preso a prestito, ciò che ha ricavato dalle sacre scritture, dagli anziani, dalle università, dalle biblioteche – lo colleziona, è un buon collezionista; e lo predica come fosse esperienza sua.

Questi insegnanti non possono aiutare nessuno a realizzarsi; al contrario, questi insegnanti allontanano migliaia di persone dalla ricerca vera perché, a mano a mano che ti avvicini a loro, scopri che si tratta di un uomo comune, solo con qualche conoscenza in più; ma la conoscenza può essere accumulata seduti in una biblioteca. Non c’è alcun bisogno di arrendersi, alcun bisogno di dare fiducia, alcun bisogno di essere devoti e coinvolti. I libri non ti chiedono nulla… Un intellettuale è solo un sistema mnemonico, la sua memoria è piena, è un computer; ben nutrito! L’intelligenza è una cosa totalmente diversa; può non sapere nulla in particolare, ma la sua capacità di conoscere è molto affilata. La sua ricettività nei confronti della verità è molto chiara.

Perciò questi insegnanti di religioni diverse, culti diversi – in primo luogo, non aiutano nessuno; in secondo luogo, deludono molti a tal punto che le persone sono semplicemente scoraggiate; semplicemente dimenticano tutto riguardo alla verità, al misticismo, al percorso mistico, ai maestri. L’insegnante ha creato una barriera per loro perché si è dimostrato fallace, l’intera ricerca sembra essere un imbroglio, e le persone degli sfruttatori. Molte altre cose sono cambiate. Una è che in passato, nell’antichità, la gente era semplice, innocente, ingenua. Il lavoro dei maestri era molto facile. Le persone erano aperte e potevano essere lette come un libro, e il maestro poteva vedere dove servivano pochi tocchi e quell’uomo si sarebbe risvegliato…

Le cose sono cambiate in modo così drammatico che oggi, primo, è difficile trovare un maestro, poi è difficile avere l’intelligenza, l’amore, la devozione, la totalità, di dare se stessi completamente, senza condizione alcuna. Ma non è impossibile perché è successo con me più di quanto sia successo con qualunque dei maestri passati. Ho migliaia di sannyasin la cui devozione, il cui amore, non è in alcun modo inferiore a qualunque devoto che sia mai esistito sulla Terra, è di gran lunga superiore.»