La nuova scoperta conferma l’importanza dei mitocondri muscolari nello sviluppo del diabete di tipo 2
A livello globale, più di 400 milioni di persone hanno il diabete, la maggior parte delle quali soffre di diabete di tipo 2.
Prima dell’inizio del vero diabete di tipo 2, alle persone vengono spesso diagnosticate anomalie nel metabolismo del glucosio che sono più lievi di quelle associate al diabete. Il termine usato per indicare tali casi è prediabete. Circa il 5-10% delle persone con prediabete sviluppa il diabete di tipo 2 entro un anno di follow-up.
La resistenza all’insulina nel tessuto muscolare è una delle prime anomalie metaboliche rilevate negli individui che stanno sviluppando il diabete di tipo 2 e il fenomeno è già stato osservato nel prediabete.
In uno studio collaborativo, i ricercatori dell’Università di Helsinki, dell’ospedale universitario di Helsinki e dell’Istituto per la ricerca medica della Fondazione Minerva hanno studiato il legame tra il proteoma del muscolo scheletrico e il diabete di tipo 2.
Nello studio, la composizione proteica del muscolo della coscia è stata esaminata in uomini la cui tolleranza al glucosio variava da normale a quella associata a prediabete e diabete di tipo 2. Sono stati analizzati un totale di 148 campioni muscolari.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista iScience .
“Il nostro studio è il rapporto più ampio finora sui proteomi muscolari umani. I risultati confermano osservazioni precedenti che hanno esposto anomalie nei mitocondri muscolari in relazione al diabete di tipo 2”, afferma Docent Heikki Koistinen dell’Università di Helsinki, dell’ospedale universitario di Helsinki e della Fondazione Minerva Institute for Medical Research, che ha guidato lo studio.
La concentrazione di proteine ??diminuisce già nel prediabete
I ricercatori hanno utilizzato la spettrometria di massa, consentendo loro di identificare oltre 2.000 proteine ??muscolari.
Secondo i risultati, la quantità di dozzine di proteine ??era già cambiata nei soggetti di studio prediabetici.
I maggiori cambiamenti sono stati osservati in relazione al diabete di tipo 2, dove la quantità di oltre 400 proteine ??era principalmente diminuita. La maggior parte di queste proteine ??era associata al metabolismo energetico mitocondriale.
In effetti, i risultati evidenziano l’importanza dei mitocondri quando il prediabete sta progredendo verso il diabete di tipo 2.
“Abbiamo scoperto che i livelli di proteine ??muscolari mitocondriali sono chiaramente ridotti già nel prediabete”, osserva Koistinen.
I ricercatori hanno anche osservato anomalie, sia in combinazione con prediabete che con diabete di tipo 2, nella concentrazione di una serie di fosfoproteine, che influenzano il metabolismo e la funzione muscolare.
Attività fisica regolare come terapia mirata
I ricercatori ritengono che le loro nuove osservazioni abbiano molteplici usi, inclusa la ricerca di nuovi bersagli farmacologici.
“Tuttavia, esiste già una terapia mirata eccellente ed economica, poiché un’attività fisica regolare aumenta il numero di mitocondri muscolari e migliora il metabolismo in modo diverso”, sottolinea Koistinen.
Anche l’attività fisica è fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare il diabete.
“Puoi dimezzare il rischio di sviluppare il diabete perdendo peso, aumentando l’attività fisica e osservando una dieta sana”, afferma Koistinen.