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E’ roba vecchia, da rigattiere, che non interessa a nessuno ma nonostante il disinteresse globale esiste e persiste a cento anni dalla scoperta dell’insulina, a cento anni di buchi, iniezioni multiple e quotidiane di insulina sul corpo: colpo su colpo.

Nonostante l’educazione civica diabetica impartita e ricevuta dalle premiate strutture di endocrinologia e indirizzo diabetologico relativamente alla “rotazione” e mappatura delle aree epidermiche per inoculare l’insulina, nonostante la effettiva messa in essere di tali indicazioni, con la moltiplicazioni delle iniezioni l’effetto sul tessuto epidermico si sente e si vede ad occhio nudo e anche sulla capacità dell’insulina di venire assorbita dall’organismo e quindi di essere efficace nel regolare i livelli del glucosio nel sangue.

Tecnicamente la conseguenza a lungo andare si chiama lipodistrofia e per l’appunto interessa i diabetici tipo 1 e comunque coloro che sono in terapia intensiva con iniezioni d’insulina da molti lustri.

E mentre aspettiamo la cura per il diabete tipo 1, allo stesso modo aspettiamo la cura che non c’è per la lipodistrofia da iniezioni d’insulina.

Ora mi buco di meno perché con l’utilizzo del microinfusore d’insulina mediamente il buco avviene ogni tre giorni (fatte salve le perdite di farmaco causate dalle rotture del catetere), ma la cosa non è risolta anche perché i buchi e relative conseguenze collaterali rimangono.

Ma a tale proposito i vostri fornitori di assistenza controllano le aree dove vi iniettate l’insulina? E se sì con quale periodicità? Vi hanno mai rilasciato, prescritto soluzioni o rimedi? A me mai in 60 anni di vita col diabete tipo 1 (tranne una volta con visita a pagamento in libera professione).

Nota: Il termine lipodistrofia si riferisce a una alterazione del metabolismo lipidico e nella fattispecie al sito di iniezione dell’insulina con caratteristiche di lipoatrofia, cioè perdita di grasso sottocutaneo/depressione adiposa e di  lipoipertrofia, cioè  la formazione di una massa circoscritta di tessuto fibroadiposo causata da continue iniezioni nello stesso sito.