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Oggi la collega Hellen ha scritto un post molto importante, non solo a oltre centouno anni dalla scoperta dell’insulina, ma in vista della Giornata Mondiale del Diabete, da calendario il prossimo 14 novembre 2022: Il basso accesso all’insulina nei paesi poveri ostacola la cura del diabete. La questione è ben nota  e proprio per tale ragione resta altrettanto invariata la problematica di fondo che riguarda l’accessibilità alle cure che va ben oltre la patologia diabetica, impattando sull’intera assistenza sanitaria.

Mentre proseguono nel nostro piccolo i viaggi mentali alla ricerca di possibili e auspicabili cure per il diabete, e il diabete tipo 1 nello specifico che ha cento uno anni dalla scoperta dell’insulina non ha alcun trattamento specifico presente e diretto per tale patologia autoimmune, esiste parimenti un questione che pesa sulla “comunità diabetica” come un macigno: la speculazione e le limitazioni evidente all’ottenimento dei farmaci innovativi nel cura del diabete tipo 2 e dispositivi per l’infusione sottocutanea dell’insulina e il monitoraggio continuo del glucosio (CGM) nel diabete tipo 1.

Il tema dell’accessibilità alle cure è al centro della Giornata Mondiale del Diabete anche per quest’anno, ma deve essere allo stesso modo posta una attenzione e azione forte, chiara per la ricerca di cure e forme di prevenzione sostanziali (mancanti per il diabete tipo 1 e scarsamente efficaci per il tipo 2) che si spingano oltre ai “bonari consigli”.