Cinema e salute: la Prima del cortometraggio ‘Luce Naturale’, al Teatro Sarti di Faenza martedì alle 21, ingresso aperto a tutti

La medicina narrativa è una disciplina che sta guadagnando sempre più riconoscimento per il suo ruolo nell’abbattere gli stereotipi e i tabù associati alla malattia oncologica. In un mondo in cui la comunicazione e la condivisione delle esperienze sono fondamentali per il benessere dei pazienti, ‘Luce Naturale’, un cortometraggio di 20 minuti, emerge come un potente mezzo per sensibilizzare il pubblico sulla realtà della vita con il cancro. Scritto da Francesco Bentini e diretto da Riccardo Calamandrei, questo progetto è il risultato del lavoro instancabile della Società Italiana di Leadership e Management in Medicina (SIMM) in collaborazione con l’AUSL Romagna, l’IRST (Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori”), EngageMinds Hub e NoiISiamo, con il sostegno incondizionato di Novartis. Durante una serata patrocinata dall’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) e aperta a tutta la cittadinanza con ingresso a offerta libera, verranno esplorati diversi aspetti della medicina narrativa attraverso una stimolante Tavola Rotonda.

Illuminando l’Ombra della Malattia Oncologica

La malattia oncologica è un viaggio fisico ed emotivo complesso, spesso affrontato in silenzio e con timore. Gli stereotipi e i tabù associati al cancro possono isolare i pazienti, facendoli sentire soli nella loro battaglia. La medicina narrativa, un approccio che integra la narrazione personale nelle cure mediche, offre una strada per affrontare questi problemi. ‘Luce Naturale’ è un potente esempio di come la narrazione visiva possa illuminare l’ombra del cancro, svelando le esperienze umane che spesso restano nascoste.

Il Cortometraggio ‘Luce Naturale’

Scritto da Francesco Bentini e diretto da Riccardo Calamandrei, ‘Luce Naturale’ racconta la storia di pazienti affetti da cancro e dei professionisti che li seguono. Il cortometraggio si inserisce perfettamente nell’obiettivo di abbattere gli stereotipi e i tabù legati alla malattia oncologica. Attraverso la bellezza della cinematografia, ‘Luce Naturale’ esplora il coraggio e la resilienza dei pazienti, dimostrando che il cancro non definisce chi sono, ma solo una parte della loro storia.

Il Contributo di SIMM e dei Partner

La Società Italiana di Leadership e Management in Medicina (SIMM) ha giocato un ruolo chiave nel portare alla luce ‘Luce Naturale’. Collaborando con l’AUSL Romagna, l’IRST, EngageMinds Hub e NoiISiamo, SIMM ha creato un ponte tra medicina e narrazione, dimostrando come queste discipline possano arricchirsi reciprocamente. Il supporto incondizionato di Novartis ha reso possibile la realizzazione di questo progetto, dimostrando l’impegno dell’industria farmaceutica nel promuovere la salute attraverso la comprensione e la condivisione delle esperienze dei pazienti.

Una Serata di Riflessione e Discussione

La serata di presentazione di ‘Luce Naturale’, patrocinata dall’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), rappresenta un’opportunità unica per la comunità di esplorare il mondo della medicina narrativa e riflettere sui modi in cui possiamo abbattere gli stereotipi e i tabù legati al cancro. La Tavola Rotonda offrirà un forum per discutere delle sfide e delle opportunità nella gestione delle malattie oncologiche e per esplorare come la narrazione possa essere un’arma potente nella lotta contro il cancro.

In conclusione, ‘Luce Naturale’ e l’evento che lo circonda rappresentano un passo significativo nella promozione della medicina narrativa come strumento per affrontare la malattia oncologica. Questo cortometraggio e la discussione che ne deriva ci ricordano che la narrazione può portare la luce nella buio e complessa realtà del cancro, abbattendo gli stereotipi e i tabù e aprendo la strada a una maggiore comprensione e compassione nella cura dei pazienti oncologici.

A proposito del Corto

Il cortometraggio ‘Luce Naturale’ rientra nel progetto ‘Cinema e narrazione a servizio della medicina, un percorso innovativo capace di coniugare formazione e sanità su cui la SIMM sta investendo energie da anni e sul quale crede fermamente”, ha detto Mattia Altini, Presidente SIMM

“Negli ultimi anni è cresciuta sempre di più l’esigenza di usare il linguaggio per descrivere la propria sofferenza per la malattia oncologica, con l’obiettivo di superare il tabù e gli stereotipi che il tumore porta con sé”, ha spiegato Roberta Maltoni, Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” – IRST IRCCS 

“Il tumore è una battaglia che i pazienti possono raccontare con strumenti e linguaggi nuovi, così che la propria esperienza di malattia possa essere di esempio e di aiuto anche per gli altri, non solo malati, ma anche per il sistema sanitario stesso”, ha dichiarato Stefano Tamberi, AUSL Romagna

“La pellicola racconta l’esperienza di Paola, paziente come tante, che affronta una diagnosi di tumore, spiegando agli studenti l’arte di trovare uno sguardo nuovo sulle cose, attraverso il quale la propria realtà si ricompone, in prospettiva, come in una sequenza di frammenti fotografici”, ha raccontato Marta Acampora, EngageMinds Hub