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Un maggiore apporto di fibre e un minore consumo di carboidrati migliorano i livelli di glicemia nei pazienti con diabete di tipo 1, secondo uno studio su 470 individui

Un recente studio pubblicato in Diabetologia (5 luglio 24) ha messo in luce l’importanza dell’alimentazione nel controllo del diabete di tipo 1, evidenziando come un maggiore apporto di fibre e un minore consumo di carboidrati siano associati a parametri favorevoli del monitoraggio continuo del glucosio (CGM). La ricerca ha analizzato 470 individui della coorte GUTDM1, con un’età media di 40 anni e una durata media del diabete di 15 anni.

L’obiettivo dello studio era investigare l’associazione tra l’assunzione di macronutrienti e le metriche del CGM, in particolare il tempo nell’intervallo (TIR) e il tempo al di sotto dell’intervallo (TBR). Il TIR rappresenta il tempo trascorso con livelli di glicemia compresi tra 3,9 e 10,0 mmol/l, mentre il TBR indica il tempo con glicemia inferiore a 3,9 mmol/l.

Metodologia

Utilizzando la regressione logistica, i ricercatori hanno stabilito le associazioni tra l’assunzione di nutrienti e le metriche CGM. I risultati sono stati aggiustati per altri fattori come età, sesso, stato socioeconomico, BMI, durata del diabete, utilizzo della pompa insulinica, dose di insulina e assunzione di alcol.

Risultati

Lo studio ha rilevato che un apporto di fibre maggiore e un minore consumo di carboidrati erano associati a maggiori probabilità di avere un TIR superiore al 70%. In particolare, per ogni deviazione standard (SD) di aumento nell’assunzione di fibre, la probabilità di avere un TIR?70% aumentava del 64% (OR 1,64 [95% CI 1,22, 2,24]). Al contrario, un maggiore consumo di carboidrati riduceva le probabilità di raggiungere un TIR ottimale (OR 0,67 [0,51, 0,87]).

Inoltre, un apporto elevato di carboidrati era associato a un minor tempo trascorso in ipoglicemia (TBR<4%) con un OR di 1,34 (95% CI 1,02, 1,78), suggerendo che un maggiore consumo di carboidrati può contribuire a ridurre i rischi di ipoglicemia.

Conclusioni

Le conclusioni dello studio indicano che un maggiore apporto di fibre è indipendentemente associato a un TIR più elevato. Al contrario, un consumo eccessivo di carboidrati è collegato a un minor controllo glicemico e a un aumento del tempo trascorso fuori dall’intervallo ottimale di glicemia. Questi risultati potrebbero avere implicazioni significative per le linee guida nutrizionali destinate ai pazienti con diabete di tipo 1, suggerendo un ruolo cruciale delle fibre nella gestione della glicemia.

La ricerca sollecita ulteriori studi interventistici per confermare queste associazioni e contribuire a migliorare le strategie dietetiche per i pazienti diabetici, favorendo un controllo glicemico più stabile e riducendo i rischi associati alle variazioni di glicemia.

Implicazioni per la Pratica Clinica

I medici e i nutrizionisti che trattano pazienti con diabete di tipo 1 dovrebbero considerare l’importanza di una dieta ricca di fibre e bilanciata nei carboidrati per ottimizzare i parametri del CGM. Una maggiore attenzione all’assunzione di fibre potrebbe contribuire a migliorare il TIR e ridurre il rischio di ipoglicemia, portando a una gestione complessiva più efficace della malattia.