Neda Akhavan is studying the health benefits of baked potatoes for those living with Type 2 diabetes. In her research, she noticed improvements in cardiovascular health and other positive developments with those who ate a daily portion of baked potato. Neda Akhavan is an assistant professor in the Department of Kinesiology and Nutrition Sciences. She has completed research studies on several food items, including eggs, prunes, almonds, etc. Her latest research endeavor is the health benefits of a baked potato and how preparation is key to preserving the healthiness of the food. | July 24, 2024 (Becca Schwartz\UNLV)

Una nuova ricerca rivela i benefici delle patate al forno per il diabete di tipo 2

Introduzione

Le patate, spesso associate a cibi fritti e ricchi di grassi, stanno vivendo una rivalutazione grazie a una nuova ricerca condotta dalla professoressa Neda Akhavan dell’Università del Nevada, Las Vegas (UNLV). Questo studio innovativo suggerisce che le patate al forno potrebbero diventare un alimento chiave nella dieta delle persone con diabete di tipo 2, migliorando la salute cardiometabolica senza effetti negativi sulla glicemia.

La Ricerca di Akhavan

La professoressa Akhavan, esperta in scienze della nutrizione, ha esplorato come le patate possano essere un’opzione salutare per chi vive con il diabete di tipo 2. “La maggior parte delle persone associa le patate a cibi poco salutari, ma volevamo dimostrare che, se preparate correttamente, possono essere sia funzionali che benefiche,” ha affermato Akhavan.

Lo studio, finanziato dall’Alliance for Potato Research and Education, ha coinvolto 24 partecipanti con diabete di tipo 2 ben controllato. Ai partecipanti è stata somministrata una patata al forno di 100 grammi, contenente 20 grammi di carboidrati, da consumare come spuntino o contorno giornaliero. Un gruppo di controllo ha invece ricevuto riso bianco con lo stesso apporto calorico e di carboidrati.

Secondo una ricerca condotta dalla professoressa Neda Akhavan del Dipartimento di Kinesiologia e Scienze della Nutrizione dell’UNLV, i benefici delle patate per la salute sono poco compresi. 
Credito
Becca Schwartz/Università della Louisiana

Risultati Promettenti

Dopo 12 settimane, i partecipanti che hanno consumato patate al forno hanno mostrato una modesta diminuzione della glicemia a digiuno, miglioramenti nella composizione corporea e una riduzione della frequenza cardiaca a riposo. “I risultati dimostrano che le patate bianche possono essere integrate nella dieta dei diabetici di tipo 2, sostituendo alimenti con un carico glicemico più alto come il riso bianco,” ha dichiarato Akhavan.

L’importanza della Preparazione e della Moderazione

Secondo Akhavan, la chiave per integrare le patate nella dieta è la moderazione e la corretta preparazione. “Le patate sono un alimento versatile e possono essere consumate con molti tipi di cucina. È essenziale mantenere la buccia per beneficiare del potassio e dell’amido resistente, entrambi cruciali per il controllo del glucosio e la salute cardiaca.”

Benefici Nutrienti delle Patate

Le patate sono una delle fonti più ricche di potassio nelle diete occidentali, un minerale essenziale per prevenire l’ipertensione e il diabete di tipo 2. Le bucce contengono amido resistente, che aiuta a migliorare il controllo glicemico e la sazietà. “Una patata al forno offre più potassio di una banana e, grazie alla sua capacità di saziare, può aiutare a ridurre l’assunzione calorica complessiva,” ha sottolineato Akhavan.

Conclusioni e Prospettive Future

La ricerca di Neda Akhavan potrebbe cambiare il modo in cui percepiamo le patate nella dieta. Con ulteriori studi pianificati per esplorare l’integrazione delle patate in diete mediterranee e i loro effetti a lungo termine, le patate al forno potrebbero emergere come un alimento essenziale per la gestione del diabete e la salute del cuore.

La scoperta di questi benefici potenziali apre la strada a un nuovo approccio alimentare, dove le patate non sono più viste come nemiche della dieta, ma come alleate per una vita più sana.

Neda Akhavan, professoressa di scienze nutrizionali presso l’UNLV
Credito: Becca Schwartz/Università della Louisiana