Un nuovo studio australiano rivela che la popolare tendenza delle diete low-carb per la perdita di peso potrebbe aumentare il rischio di diabete di tipo 2 del 20%


Negli ultimi anni, la popolarità delle diete povere di carboidrati (low-carb) e ricche di grassi è cresciuta notevolmente tra coloro che cercano una soluzione rapida per perdere peso. Tuttavia, un nuovo studio condotto dai ricercatori della Monash University e della RMIT University in Australia avverte che queste diete potrebbero non essere così salutari come sembrano. La ricerca, pubblicata sulla rivista Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews, rivela che seguire una dieta povera di carboidrati può aumentare il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 del 20%.

Lo studio ha esaminato i dati di quasi 40.000 abitanti di Melbourne, monitorando la loro salute per un periodo di 17 anni. I risultati mostrano una correlazione preoccupante tra una bassa assunzione di carboidrati e un aumento del rischio di diabete, una delle malattie croniche più diffuse al mondo.

I dettagli dello studio

Lo studio si basa sui dati raccolti nel Melbourne Collaborative Cohort Study (MCCS), che ha seguito un ampio campione di cittadini di età compresa tra 40 e 69 anni, reclutati tra il 1990 e il 1994. La loro salute è stata monitorata a più riprese fino al 2007. I ricercatori, guidati dalla professoressa Barbora de Courten OAM e dallo studente di dottorato Robel Kabthymer, hanno esaminato la percentuale di carboidrati, grassi e proteine nelle diete dei partecipanti, calcolando un Low Carbohydrate Score (LCD) per ciascuno.

L’analisi ha mostrato che coloro che seguivano una dieta in cui il 38% dell’apporto calorico proveniva dai carboidrati avevano un rischio maggiore del 20% di sviluppare diabete di tipo 2 rispetto a coloro la cui dieta includeva il 55% di carboidrati. Questo incremento del rischio, spiegano i ricercatori, è in gran parte attribuito all’aumento dell’incidenza dell’obesità tra coloro che seguono diete povere di carboidrati.

Un nuovo approccio alla prevenzione del diabete

Secondo la professoressa de Courten, questo studio rappresenta la prima ricerca a lungo termine che esamina l’impatto di una dieta povera di carboidrati sul rischio di malattie croniche come il diabete, utilizzando dati australiani. “Fino ad oggi, la maggior parte degli studi si è concentrata solo sugli effetti a breve termine delle diete low-carb nella gestione del diabete già diagnosticato,” afferma de Courten. “La nostra ricerca dimostra che un’assunzione ridotta di carboidrati può, nel lungo periodo, aumentare il rischio di diabete di tipo 2, potenzialmente a causa di una maggiore incidenza di obesità e dell’incremento del consumo di grassi saturi e alimenti poveri di fibre.”

Gli alimenti poveri di carboidrati sono spesso ricchi di grassi saturi, provenienti da carni rosse e latticini, il cui consumo eccessivo può portare all’aumento di peso e all’obesità, entrambi fattori di rischio chiave per il diabete. Lo studio mette quindi in discussione l’efficacia a lungo termine delle diete low-carb come soluzione sostenibile per la perdita di peso e la prevenzione delle malattie croniche.

La qualità dei carboidrati è fondamentale

Una delle conclusioni chiave dello studio è la necessità di focalizzarsi non solo sulla quantità di carboidrati nella dieta, ma anche sulla loro qualità. Carboidrati altamente raffinati e poveri di fibre, come quelli contenuti in alimenti processati e zuccherati, possono portare a un aumento di peso e a una maggiore resistenza all’insulina, una delle principali cause del diabete di tipo 2.

Tuttavia, non tutti i carboidrati sono dannosi. Carboidrati complessi, come quelli contenuti in cereali integrali, legumi, frutta e verdura, svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute metabolica e nella prevenzione delle malattie croniche. Questi alimenti, infatti, contribuiscono a mantenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue e promuovono la sensazione di sazietà, aiutando così a prevenire l’aumento di peso.

L’importanza di una dieta equilibrata

I risultati dello studio suggeriscono che per prevenire il diabete di tipo 2 e promuovere una perdita di peso salutare, è cruciale adottare una dieta equilibrata che includa una giusta proporzione di carboidrati, proteine e grassi. La dieta mediterranea, spesso indicata come uno dei modelli alimentari più salutari al mondo, rappresenta un esempio virtuoso. Essa si basa su un consumo equilibrato di carboidrati complessi, provenienti da alimenti integrali e ricchi di fibre, grassi sani come quelli contenuti nell’olio d’oliva, pesce e frutta secca, e proteine di alta qualità provenienti da pesce, carne bianca e legumi.

Secondo i ricercatori, l’adozione di un regime alimentare ispirato alla dieta mediterranea potrebbe ridurre significativamente il rischio di diabete di tipo 2. Questo approccio alimentare, infatti, promuove il consumo di cibi freschi, minimamente lavorati, e riduce l’assunzione di grassi saturi e zuccheri raffinati.

Verso una revisione delle raccomandazioni dietetiche

Alla luce di queste nuove scoperte, è probabile che le attuali linee guida alimentari vengano riviste per incoraggiare una maggiore attenzione non solo alla quantità, ma anche alla qualità dei nutrienti consumati. Le diete estreme, come quelle povere di carboidrati e ricche di grassi, potrebbero essere meno efficaci e più dannose di quanto precedentemente supposto.

Per chi desidera perdere peso in modo sano e prevenire il diabete, il messaggio è chiaro: evitare diete drastiche e orientarsi verso un’alimentazione bilanciata, ricca di alimenti freschi e nutrienti. La prevenzione del diabete non passa solo dal controllo del peso, ma anche dalla scelta di alimenti che favoriscono un metabolismo equilibrato e una buona salute a lungo termine.

In conclusione, sebbene le diete low-carb possano sembrare un’opzione allettante per la perdita di peso rapida, è essenziale considerare i rischi a lungo termine, specialmente in relazione al diabete di tipo 2. Una dieta bilanciata, ispirata al modello mediterraneo, potrebbe rappresentare la chiave per una vita più sana e longeva.

Ulteriori informazioni: Robel Hussen Kabthymer et al, Associazione del punteggio di una dieta a basso contenuto di carboidrati con il rischio di diabete di tipo 2 in una popolazione australiana: uno studio longitudinale, 
Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews (2024). 
DOI: 10.1016/j.dsx.2024.103049

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