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Sedersi può fare di più che darti mal di testa. È collegato al diabete e all’obesità

Per determinare le differenze di genere e di età nella prevalenza di depressione e ansia e dei loro fattori predittivi in pazienti adulti con diabete di tipo 1 (DM1). I ricercatori della Unidad de Gestión Clinica de Endocrinologia, Ospedale Universitario Virgen del Rocío, Siviglia, Spagna hanno analizzato i dati da un campione casuale di pazienti adulti DM1 all’interno di una coorte ospedaliera terziaria, per valutare la presenza di depressione e ansia, la valutazione psicologica è stata eseguita utilizzando un colloquio clinico strutturato (MINI). Per la valutazione specifica della paura dell’ipoglicemia (FH), è stato utilizzato il questionario FH-15.

339 pazienti [51,6% maschi; 38,5 ± 12,9 anni; HbA 1c7,5 ± 1,1% (58,5 ± 14,2 mmoli / mol); 20,1 ± 12,0 anni di DM1] hanno soddisfatto i criteri di inclusione. La prevalenza di depressione, ansia e FH negli uomini rispetto alle donne era la seguente (%): depressione: 15,4 contro 33,5 (p <0,05); ansia: 13,7 vs 26,2 (p <0,05); e FH: 42,8 vs 46,0 (p = NS). Tra le donne di mezza età, la prevalenza di depressione e ansia era maggiore rispetto al sesso maschile. Inoltre, i sintomi depressivi e ansiosi comorbidi erano anche più alti nelle donne di mezza età rispetto ai pazienti di sesso maschile di pari età (3,5 vs 14%, p <0,05). Oltre alla vulnerabilità legata all’età, genere femminile, scarso controllo glicemico e complicanze microvascolari e macrovascolari sono stati fattori predittivi per la sintomatologia depressiva e ansiosa. L’ipoglicemia inconsapevole e la personalità incline all’ansia erano fattori predittivi di FH.

Negli adulti con DM1, la prevalenza di depressione e ansia è maggiore nelle donne. I pazienti di mezza età, in particolare le donne, mostrano una prevalenza significativamente maggiore dei sintomi di ansia e depressione e ansia da comorbilità. La presenza di complicanze secondarie e un controllo glicemico povero prolungato dovrebbero allertare la possibilità di questi disturbi mentali, specialmente nella fascia di età più vulnerabile; i modelli clinici, di genere e correlati all’età potrebbero aiutare a progettare una valutazione e un supporto psicologico più efficaci nei pazienti adulti con DM1.

Pubblicato sulla rivista scientifica Acta Diabetologica del 13 giugno 2016.