L’aggiunta di antiossidanti alla terapia migliora la capacità del farmaco di ridurre la glicemia
L’aumento dell’insulina con le vitamine C ed E può migliorare l’efficacia del farmaco nel trattamento del diabete.
Uno studio dell’UC Irvine College of Medicine ha scoperto che i popolari integratori antiossidanti non solo migliorano la capacità dell’insulina di ridurre la glicemia, ma riducono anche i rischi di danni agli organi che possono verificarsi nonostante i trattamenti con insulina. Lo studio appare nel numero di Kidney International.
Il dottor Nick Vaziri, professore di medicina, e il suo team hanno scoperto che il diabete non trattato aumentava la pressione sanguigna e aumentava la produzione di agenti ossidanti dannosi chiamati radicali liberi. I radicali liberi hanno convertito zuccheri e proteine ??in sostanze chimiche nocive, aumentando i rischi di danni ai tessuti spesso visti nel diabete non trattato.
Trattare i ratti con l’insulina da sola ha migliorato un po’ la pressione alta e parzialmente risparmiato gli zuccheri e le proteine ??dall’assalto dei radicali liberi. Ma ha anche aggiunto un nuovo problema, poiché i radicali liberi hanno rivolto il loro attacco all’ossido nitrico, una molecola onnipresente che di solito protegge il corpo dai radicali liberi. Questo nuovo attacco si traduce in sostanze chimiche ancora più tossiche, con il potenziale di infliggere danni ai tessuti.
L’aggiunta di vitamine C ed E all’insulina, tuttavia, ha risparmiato gli zuccheri, le proteine ??e l’ossido nitrico dall’attacco.
“La pressione sanguigna è stata ridotta alla normalità e i radicali liberi non erano in numero sufficiente per degradare gli zuccheri, le proteine ??e l’ossido nitrico”, ha detto Vaziri. “Pensiamo che questo dimostri che una dieta ricca di antiossidanti può aiutare i diabetici a prevenire i devastanti danni cardiovascolari, renali, neurologici e di altro tipo che sono complicazioni comuni del diabete”.
Il diabete colpisce quasi 17 milioni di americani. L’insulina è il trattamento predominante, ma i pazienti alla fine sviluppano complicazioni, come varie forme di malattie cardiache e danni ai nervi, al fegato e ai reni. Gli studi dovrebbero ancora essere testati sull’uomo, ma Vaziri ritiene che l’aggiunta di vitamine C ed E alla dieta di un diabetico insulino-dipendente dovrebbe aiutare a curare la malattia e forse prevenire futuri danni agli organi.
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