Il termine associazione può avere più significati: uno di questi, in generale, è l’aggregazione di individui con diversi scopi, tra cui in diritto, l’associazione come riunione volontaria di persone che perseguono uno scopo comune, tipicamente senza fini di lucro. L’associazione di promozione sociale si intendono delle associazioni riconosciute e non riconosciute, movimenti, e le altre aggregazioni sociali costituite al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o terzi, senza finalità di lucro (non profit).

Ecco sabato scorso ho avuto modo di partecipare, a Parma, a una giornata di educazione terapeutica sul diabete, una iniziativa dalla Fe.D.E.R. Federazione Diabete Emilia Romagna congiuntamente alla locale associazione. L’obiettivo proposto dall’evento era di fornire informazioni scientifiche mirate all’educazione delle persone con diabete, utili con la pratica quotidiana, tra cui:

• Trattamento insulinico, tecniche terapeutiche e dispositivi di somministrazione

• Automonitoraggio domiciliare e prelievo capillare, razionale di impiego in un’ottica di miglioramento della cura e qualità di vita

• Innovazioni tecnologica a servizio dei pazienti come supporto ad una migliore gestione della patologia

Obiettivi specifici:

• Formare persone con diabete sugli argomenti del corso

• Affinare competenze a riconoscere possibili errori per migliorare la qualità di cura e di vita

• Valorizzare il ruolo delle associazioni di volontariato nel percorso educativo delle persone con diabete

Ancora una volta un appuntamento ottimamente riuscito e ben organizzato da Maria Elisa Calzetti la quale assieme a Rita Lidia Stara costituiscono le cellule beta inossidabili e insopprimibili per noi diabetici tipo 1 nella Regione Emilia Romagna. Una giornata di approfondimento e formazione con i diabetologi locali sottolinea l’importanza dell’associazione quando è viva e presente nel territorio per aggregare, preparare, aiutare e sostenere noi diabetici, le nostre famiglie nella vita quotidiana assieme alla malattia. La mia personale esperienza di vita con le associazione in passato non è stata del tutto positiva: ho visto il manifestarsi di personalismi finalizzati a piccole logiche di potere, il che mi aveva portato a esprimere una critica negativa su questi contesti. Il dato positivo è ricredersi e poter scoprire situazioni e persone positive che lavorano per creare una rete globale solidale nella vita, dando concretezza allo scopo per cui l’associazione medesima è formata. E’ da auspicare e c’è da impegnarsi affinché situazioni positive e volitive come queste abbiano a estendersi e rafforzarsi in ogni angolo del nostro paese, farebbe bene a noi diabetici come l’insulina e il buon compenso glicemico.

Ma guardando oltre lo spazio dell’evento un importante fatto è avvenuto a conclusione della giornata: alla presenza di Luca Vanni dell’Associazione Nazionale Diabetici in Movimento, si è illustrato e annunciato il varo della costituzione, a Parma, della locale sezione della predetta aggregazione in sigla ANDIAMO che sarà coordinata dal dinamico e disponibile Damiano Iulio. ANDIAMO è una associazione nata da pochi mesi (novembre 2012) allo scopo di promuovere e sostenere la ricerca scientifica attraverso lo sport e ne sono artefici, oltre a Luca Vanni, Biagio Barletta e Ivan Ferrario atleti maratoneti e mezzofondisti multidisciplinari di provata esperienza.

E mentre i giorni passano concludo il pezzo d’esordio del lunedì traendo ancora una volta un bilancio positivo della settimana precedente, con la conferma della tenuta complessiva del diabete e glicemia: la media registrata è stata pari a 145 mg/dl (dato analiticamente completo ottenuto grazie alla memorizzazione del valori estratti dal sensore glicemico). Avanti tutta.