Olistico

L’altra sera percorrendo il web mi sono imbattuto su di un sito dedicato alla medicina olistica (o alternativa). Il sito si chiama: Progetto Caduceo; non voglio fare promozione su cose delle quali mi mancano competenze e informazione, ma indubbiamente questa "branca" della cosiddetta medicina alternativa spazia su tutte le patologie umane (compreso il diabete di tipo 1, a certe condizioni, e diabete tipo 2). Io mi avvalgo della medicina tradizionale, e risultati fin cui ottenuti danno ragione alla mia scelta; ma nulla toglie che ci debba essere la libertà di cura per ogni singolo individuo. La cosa che ho notato del percorso olistico riguarda l’approccio temporale (lungo). Insomma meditiamo e soffriamo.

Aggiornamento – apprendo dalle agenzie di informazione di un fatto gravissimo:

E’ morta questa sera alla rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze la ragazza diabetica toscana di 16 anni che ieri pomeriggio era arrivata in coma in seguito alla sospensione della terapia salvavita insulinica, decisione consigliata ai suoi genitori da un presunto professionista di medicina complementare.

La giovane era affetta da diabete mellito di tipo I, una malattia che richiede somministrazioni continue del farmaco che le era stato prescritto proprio dagli specialisti del Meyer; ma i genitori evidentemente avevano seguito i consigli di un medico che le aveva fatto sospendere la terapia insulinica indicata dai
pediatri proprio al Meyer per altre cure. E lo stesso ospedale ha ritenuto di denunciare il caso alla procura della Repubblica. (stralcio notizia da Rainews).

La terapia insulinica era stata prescritta alla ragazza dal servizio di diabetologia del Meyer dove la ragazza era in cura con ottimi risultati terapeutici». La sospensione della terapia , ha ricostruito l’ospedale, è stata sostituita da un’altissima somministrazione di vitamine, «non previsto da alcun protocollo ufficiale», e questa strategia di cura, secondo i pediatri, è alla base del coma in cui la ragazza è sprofondata. Un coma così profondo che l’ha portata alla morte. L’insulina per i diabetici è un farmaco salvavita che non deve essere mai sospeso, ricorda il professor Antonio Capurso, internista, della società italiana di gastroenterologia. (dal Corriere della Sera)

Quanto accaduto è non solo grave, ma ripetuto nel tempo: infatti una vicenda analoga si è vista qualche settimana addietro negli USA.