alimentazione

Un mese di vacanza, ma io resisto, anche perché vado in ferie nei primi giorni di settembre quindi ancora per un poco ci terremo compagnia sul diabete e dintorni.

Ma per tornare al tema odierno, desidero affrontare un argomento sempre variabile, mutevole nel tempo: la dieta.

Nel corso degli anni sono cambiate diverse cose nell’approccio alimentare sul diabete: quando ero ragazzo, ad esempio, i carciofi erano uno dei cibi sconsigliati, oggi no; i dolci erano esclusivamente proibiti, oggi no.

Insomma la “questione alimentare” nel presente assume connotati diversi: quello che è doveroso, importante, riguarda la conservazione di un quaderno con l’annotazione della nostra alimentazione quotidiana, un computo dei carboidrati assunti, così da valutarli in sincrono con la glicemia e il dosaggio dei medicinali (insulina). Non tutti noi abbiamo ricevuto l’educazione, le informazioni necessarie ad imparare a gestire questo intreccio, quindi all’inizio è basilare avere il supporto del diabetologo e di una dietista, con l’aggiunta di una bilancia da cucina e la tabella degli alimenti dell’INRAN. L’importante è provare a cominciare, e non darsi per vinti al primo tentativo, semmai è dopo molteplici prove, esperimenti, che possiamo trovare la nostra chiave di soluzione; perché spesso è in noi la risposta.