La lettura quotidiana delle informazioni sia sula stampa che in rete mette ancora una volta in evidenza un problema: le contraddizioni presenti nella comunicazione in campo sanitario e medico. Gli esempi pratici di quanto vado affermando sono, ad esempio: il caffè che a volte fa bene per il diabete e altre no, il vino idem come prima, e simili fattezze si ripetono con il passare dei mesi e degli anni. Io da uomo che cerca di informarsi ho per mia fortuna un approccio critico sui fatti e quando vado a leggere cerco sempre di avere un approccio e riflessivo con il mondo del giornalismo, in particolare con quello specialistico a direzione sanitaria; si perché un conto è l’approccio leggero alla cronaca rosa, un altro la condivisione di cronache aventi l’impatto con l’umanità sofferente, che spera e cerca di guadagnare un po’ di vita ancora.
Titoli ad effetto del tipo: trovata la soluzione per guarire dal diabete e la produzione di illusioni circa terapie riguardanti patologie croniche inguaribili o addirittura con sbocco letale, sono esempi di informazione da denunciare e moralmente condannare; ma siccome siamo nell’epoca dove prevale il pressapochismo ciarliero e gli aspetti meschini, vanesi della vita allora molti “informatori” pensano: non capisco ma mi adeguo.
Io comunque in questo blog continuerò ad essere vigile e a dire la mia di quanti parlano, straparlano senza decoro e ritegno della salute sulla pelle delle persone, fregandosene degli effetti che certi scritti possono provocare.