La coesistenza nel mio organismo di due patologie autoimmuni: diabete tipo 1 e artrite reumatoide, comincia a dare i primi problemi degenerativi, tra questi un’iniziale atrofia muscolare neurogena. Il diabete per la sua lunga durata sta facendo emergere una neuropatia, seppur lieve, alle articolazioni (gambe in particolare) e il processo erosivo, infiammatorio negli stessi punti provocato dall’artrite reumatoide contribuisce ancor più a minare il mio fisico, nello specifico l’anemia che accompagna il processo e artritico assieme all’astenia fanno come da centrale di sviluppo del sistema d’indebolimento osseo-muscolare.

Il protocollo medico in questo ambito, oltre alle solite indagini diagnostiche (elettromiografia) non da grandi prospettive terapeutiche al di là della riabilitazione che produce di per sé un effetto placebo. Le sole azioni che si possono intraprendere davanti a un processo degerativo progressivo sono: tenere il più possibile in equilibrio la glicemia e sotto controllo il diabete, cercare di mettere argine finché e possibile alla flogosi prodotta dall’artrite reumatoide.

La speranza resta sempre legata a filo doppio con l’evoluzione della ricerca in campo scientifico e terapeutico, anche se, realisticamente ragionando a tutt’oggi siamo nel campo delle iniziali direzioni di ricerca quindi i tempi per vedere una ricaduta concreta di tipo remissivo per l’atrofia muscolare neurogena sono demandati quasi sicuramente alle generazioni future. Spero almeno di non atrofizzarmi il cervello.