Le settimane d’ astinenza dall’uso del sensore glicemico sono due: praticamente è dalla seconda metà di aprile che non lo metto, la ragione non è legata a penuria di dotazione dello strumento o intolleranza al medesimo, ma semplicemente a seguito di un ciclo terapeutico a base di magnetoterapia prescrittomi dal fisiatra per alleviare i dolori derivati dall’artrite reumatoide e affini. Siccome c’era la certezza di veder smagnetizzato il trasmettitore a conchiglia del sensore (costoso gingillo tecnologico), ho dovuto per forze di causa maggiore soprassedere. E così terminata la terapia, da questa settimana riprendo l’uso dell’Holter combinato col microinfusore, senza interruzione alcuna per tutto il mese di maggio.
Intanto la settimana e scorsa senza problemi degni di nota per il mio diabete. I valori medi della glicemia sono stati pari a 160 mg/dl: un leggero innalzamento rispetto al periodo precedente, ma sempre nei margini di un controllo buono per un diabete d’annata qual è il mio. Ora sono in procinto di affrontare i soliti esami del sangue richiesti dal reumatologo per la visita in programma alla fine del mese, e tra questi controlli c’è anche l’emoglobina glicata. Secondo una mia valutazione, frutto dell’analisi relativa all’andamento della glicemia nei due mesi correnti, la glicata dovrebbe stare sul 6.0 di valore, quindi anch’essa abbastanza stabile rispetto al risultato precedente che era di 6.3. La cosa certa comunque è il microinfusore, grazie a lui ho conquistato una stabilità e buon compenso glicemico mai ottenuti in vita mia. Così da permettermi una vita senza rinunce e una maggiore flessibilità oraria, ma senza esagerare però, in quanto la disciplina e linearità dello stile di vita sono regole importanti e fondamentali per mantenersi in salute e forma con il diabete.