Si alza il vento della protesta, a macchia di leopardo federalista nel bel paese, e come già capitato in alcune regioni del mezzogiorno d’Italia, ma anche nel nordico Friuli Venezia Giulia, si allarga anche alla Liguria lo strisciante fenomeno delle gare al massimo ribasso per l’acquisto dei prodotti per il controllo della glicemia a domicilio da fornire ai diabetici, col rischio di rilasciare strumenti di scarsa qualità e affidabilità.

Appunto i fatti non sono nuovi in sé, ma siccome le condizioni finanziarie della sanità pubblica sono a rischio bancarotta alla prova dei fatti si sta andando oltre il raschiamento del barile: tant’è come nella anche in Emilia-Romagna una settimana dopo aver detto no ai ticket sulle prestazioni sanitarie il Presidente di quella regione ha dovuto fare marcia indietro prevedendo la loro reintroduzione all’inizio del 2012.

Con l’attuale stato delle cose finiremo per fare come in Germania dove nel land dell’Assia i diabetici per sopperire alle carenze di fornitura delle strisce reattive per il controllo della glicemia si sono organizzati in gruppi d’acquisto riuscendo ad ottenere ottimi risultati, ad esempio potendo prendere glucometri di ultima generazione. La lotta continua…

 

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Benjamin Franklin

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2 pensiero su “Striscia la protesta”
  1. Leggendo il tuo commento mi viene lo spunto per aggiungere una riflessione. La prospettiva per quanto riguarda la sanità è ormai quella di andare verso una riforma struttura forte, ovvero il passaggio a mutue non più intese come enti pubblici parastatali, bensì assicurazioni private. Lo stato o regioni manterebbero un minimo di assistenza per i poveri, delegando le funzioni ai comuni. La stessa cosa penso accadrà con il sistema pensionistico: chiusura dell’INPS e trasloco ad assicurazioni previdenziali a regime privato. Il percorso intrapreso è senz’altro quello di un abbandono della politica una volta definita dello stato sociale. Auguri.
    Complimenti per il blog 🙂

  2. In realtà il ritorno del ticket è una misura tampone: i ministri Fazio e Maroni stanno per presentare la “Tessera del Malato”, costo annuale € 100 base, e consentirà di accedere ai servizi sanitari per chi ha una reddito o professione non inferiore a un certa cifra.

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