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Nonostante l’accumularsi di nubi e qualche pioggia all’orizzonte dentro un’estate così così una cosa che non cambia, per fortuna, ogni buon mese d’agosto riguarda le notizie bislacche, improbabili, le facezie circolanti in ogni ambito: dalla rete alla stampa e televisione, radio; tutti ingredienti utili ad arricchire la conversazione per gli amanti dell’ombrellone o nel sacro rito dell’aperitivo seduti al tavolino di un bar.

E quest’anno finalmente anche il diabete è stato toccato in pieno dalle notizie vaporose, d’altronde tutto corrisponde essendo una malattia popolare, molto diffusa non può nascondersi tra le pieghe di una fetta biscottate o nel far finta di niente, ecco allora una fresca fregnaccia pronta all’uopo ma che non riguarda tutti i diabetici, no solo una parte di essi. Il fatto annunciato interessa, si fa per dire anzi ridere, i portatori di microinfusore d’insulina predisposto per la trasmissione dati in wi-fi, ovvero senza fili, oltre a quanti, come me, hanno l’apparecchio che riceve i dati della glicemia dall’apposito trasmettitore parte integrante del sensore.

La notizia, apparsa nelle pieghe di qualche blog americano e riportata da un’agenzia anche in Italia, riporta quanto sostenuto da un sedicente hacker made in USA portatore di diabete 1 e microinfusore d’insulina, il quale sostiene come sia manipolabile a distanza, attraverso l’intromissione nel software della pompa, da parte di un pirata informatico nell’apparecchio e come lo stesso manipolatore potrebbe modificare il quantitativo d’insulina erogata, con evidenti conseguenze per la salute del diabetico.

Ora l’area d’intercettazione del micro e veramente limitata e possibile solo a stretto contatto col medesimo. Lo stesso raggio d’azione dell’antenna di trasmissione del sensore glicemico è ridicolo: già dopo dieci centimetri di distanza tra i due strumenti il microinfusore perde il segnale. L’hacker antidiabetico cosa può fare allora per alterare i dati della glicemia o sparare 200 unità d’insulina tutte di un botto? L’unica possibilità reale è sposare il o la diabetica per averlo sempre vicino e così intercettare la pompa e spomparla, un piano senz’altro ingegnoso e di facile realizzazione.

Sempre un’altra notizia circolante in questo caso su facebook riguarda le nostre Ferrovie dello Stato, apprendo dalle discussioni presenti nel social network che Trenitalia impedisce ai diabetici di poter condurre una locomotiva passeggeri. Vero che il diabete non ha sostanziali limiti circa le possibilità di fare anche attività estreme, vedi il fatto storico del pilota con diabete sorvolante l’artico in solitaria e riportato nel blog; ma avere la responsabilità completa di un mezzo collettivo di trasporto e per di più sapendo come oggi il macchinista di treno viaggia da solo, e quindi deve essere in ottime condizioni di salute, e tutta un’altra cosa, quindi non è il caso di scherzare sulla vita nostra e altrui.

Ecco per il momento è finito il giro delle notizie bislacche, ma il capitolo è sempre aperto e aggiornabile, quindi se volte contribuire anche voi lo spazio è aperto.
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