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download (4)Che palle la pelle con il diabete! Non solo sotto il profilo epidermico ma per quanto riguarda il lato burocratico della faccenda: innanzitutto quasi tutti i trattamenti sono a carico del diabetico poi per quanto riguarda la trasparenza sugli accessi ai percorsi terapeutici e diagnosi sia sul piede diabetico che podologico le cose sono come al solito gestite in modo esoterico con procedure simili all’evocazione di Belzebù in persona. Lo scrivo per esperienza diretta: siccome non solo tengo il piede diabetico ma pure accompagnato dagli effetti deformanti dell’artrite reumatoide chiesi al diabetologo referente per l’arto estremo la certificazione utile per avere il plantare. Beh l’esperto non ti sbaglia l’atto e via a rifare tutto! Per fortuna era esperto.

Comunque sia il diabete comporta spesso problemi dermatologici: alcuni accorgimenti aiutano a prevenire lesioni e infezioni.

Macchie, ulcerazioni, foruncolosi, micosi e piodermiti sono i disturbi dermatologici più comuni che possono colpire noi diabetici, in particolare modo con l’avanzare del tempo e dell’età.

Insieme a una corretta terapia, seguire un’alimentazione adeguata e fare attività fisica permettono di controllare l’equilibrio del metabolismo degli zuccheri e, di conseguenza, di prevenire i danni alla pelle.

Alla base dei disturbi dermatologici legati alla malattia diabetica, ci sono l’alterazione delle attività enzimatiche, la degenerazione dei neuroni, i disturbi vascolari e la debilitazione del sistema immunitario che derivano dall’iperglicemia.

Trattamenti e prodotti specifici per la pulizia e la cura della pelle sono utili per prevenire e affrontare i danni cutanei.

Chi scrive ha trovato un grande beneficio per il piede da Allpresan protect una schiuma ideale con azione anti-fungina per la pelle del piede e che ne rafforza la barriera cutanea, ideale per la pelle secca e screpolata. Tale prodotto è realizzato da Harmonium Pharma la quale ha tutta una linea di prodotti atti a trattare la pelle del diabetico come: il Colipex, per lenire gli effetti delle zone della pelle soggette a iniezioni d’insulina, un prodotto unico in questo campo.

Che pelle!

I primi segni sulla pelle possono derivare dalla necessità di effettuare le iniezioni di insulina. La cattiva abitudine a non cambiare l’ago o il punto d’iniezione può causare lipodistrofie, ossia avvallamenti nella cute. Basta, però, avere cura di eseguire sempre l’iniezione in modo corretto per evitarne la formazione.

Inoltre è meglio evitare di esporsi al sole nelle ore di massima intensità della radiazione (mezzogiorno e primo pomeriggio) e utilizzare sempre creme contenenti filtri solari, perché la guarigione delle scottature può essere molto difficile.

Chi assume la cloropropramide deve prestare particolare attenzione in tal senso, perché questo antidiabetico può causare fotodermatite.

Più consistenti sono i problemi legati allo squilibrio metabolico. Per prevenirli bisogna proteggere la pelle dagli agenti esterni che possono danneggiare la cute: meglio usare saponi delicati e detergenti disinfettanti come quelli impiegati per lavare gli indumenti dei bambini.

Nel caso in cui debbano essere utilizzati dei pannoloni, è bene cambiarli spesso e trattare la pelle con le stesse polveri che vengono utilizzate per i neonati o spray a base di argento. Se la pelle è troppo secca è consigliabile l’uso di prodotti idratanti, emollienti e protettivi.

Pelle macchiata

Nel diabetico è molto frequente la formazione di papule rossastre sulle gambe. Queste derivano dall’alterazione della circolazione sanguigna che può causare addirittura la formazione di ulcere al piede.

Anche le complicazioni neurologiche del diabete possono generare ulcerazioni plantari. In seguito a queste complicazioni, infatti, la pelle diventa grassa e bagnata e può macerarsi o, viceversa, essere estremamente secca e arida, con il rischio di screpolarsi e infettarsi più facilmente.

Per prevenire le ulcerazioni è bene lavare tutti i giorni i piedi con acqua tiepida e asciugarli bene, ma senza strofinare. L’uso di creme idratanti fluide può essere utile, mentre sono sconsigliati deodoranti e talco.

Bisogna evitare le fonti di calore dirette, come i termosifoni e le borse d’acqua calda, tagliare le unghie con forbici a punte smussate e non camminare mai scalzi. Le calze (di lana o cotone, mai con cuciture o elastici fastidiosi) devono essere cambiate ogni giorno e le scarpe devono essere basse, morbide, con punta tonda e senza cuciture o borchie (meglio usare le scarpe appositamente studiate per i diabetici).

Per le lesioni che possono comparire sul dorso delle mani e sulle braccia sono, invece, utili cosmetici a base di sostanze dermoaffini e stabili dello iodio. Infine, le macchie dovute alla degenerazione delle fibre collagene regrediscono, in genere, spontaneamente.

Occhio a funghi e batteri

Infezioni da funghi e batteri sono molto frequenti. Oltre a causare vaginiti e balano postiti (infiammazioni e infezioni del pene a livello del glande), i funghi possono colonizzare le regioni sottomammarie, le pieghe inguinali e interglutee, le ascelle o gli spazi tra le dita dei piedi. Queste infezioni possono essere eventualmente trattate con unguenti a base di vaselina e acido salicilico.

Le più frequenti infezioni batteriche sono, invece, le foruncolosi, le follicoliti e altre problematiche causate da Stafilococco aureo e Streptococco beta-emolitico.

Se si espande fino al tessuto sottocutaneo, una foruncolosi può arrivare a causare cellulite necrotizzante o fascite. Per questo quando è molto estesa il medico può prescrivere una terapia antibiotica.

Bisogna evitare di spremere il pus del foruncolo, perché potrebbe penetrare nel tessuto sottocutaneo, mentre possono essere utili impacchi tiepidi con una soluzione fisiologica e del disinfettante. Infine, il pus può essere drenato con bisturi e sapone a base di clorexidina o alcol isopropilico.

Dato, poi, che le regioni dove si concentrano maggiormente i foruncoli sono la nuca e il collo, è bene che gli uomini usino sempre rasoi usa e getta (anche dal barbiere) per non danneggiare la cute.