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La Giornata Mondiale della Salute si celebra il 7 aprile, per ricordare la fondazione dell’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) avvenuta proprio presso lo stesso giorno di aprile del 1948. La giornata è un’occasione per promuovere a livello mondiale la sensibilizzazione su argomenti cruciali di salute pubblica, nonché lanciare programmi a lungo termine sugli argomenti al centro dell’attenzione medica.

Con il passare degli anni, di pari passo con i grandi progressi della medicina, è sempre più chiaro come il generare e mantenere una salute soddisfacente siano processi coinvolgenti molteplici fattori: oltre a cure e tecnologie sempre più avanzate va acquisita un’abitudine quotidiana al benessere con alimentazione corretta, igiene personale e ambientale e, soprattutto, un’attitudine preventiva alle malattie, ascoltando il proprio corpo ed effettuando check-up come indicato dalle linee guida dell’OMS sulla base della propria età, predisposizione patologica e ambiente di vita.

Al centro della Giornata Mondiale della Salute 2017 c’è la depressione e la Giornata sarà il momento culmine della campagna “Depression: let’s talk” avviata in occasione dello scorso World Mental Health Day. La depressione, infatti, può essere evitata e curata ed è quindi importante parlarne a livello personale. Sul sito dell’Oms, oltre a una pagina dedicata alla campagna, è possibile trovare informazioni su come essere coinvolti nell’iniziativa e risorse utili per i media. Per approfondire consulta anche la riflessione a cura di Antonella Gigantesco (Iss) pubblicata in occasione della Giornata mondiale della salute mentale 2016.

E’ importante il supporto psicologico per le persone con diabete in vista di questa Giornata Mondiale della Salute (7 aprile) che si concentra sulla depressione.

La depressione è due volte più comune nelle persone con diabete, ma meno di uno su quattro persone con diabete ha accesso a un adeguato sostegno emotivo e psicologico.
La depressione può essere innescata dall’impatto della nuova diagnosi, dalle responsabilità quotidiane di gestire la patologia e/o la paura di complicazioni causate dal diabete, come la cecità e amputazione.
Inoltre, le persone con diabete possono anche sperimentare l’ansia e disturbi alimentari, tra cui la diabulimia.
Le persone con diabete possono avere episodi di depressione per periodi più lunghi le quali hanno a ripresentarsi più frequentemente rispetto ai non diabetici.
Se vi sentite giù per vivere con il diabete, rivolgetevi al medico per parlarne e ricavare informazioni e prescrizioni utili a migliorare  l’umore’ e assicurarsi di ricevere tutto l’aiuto e il sostegno di cui avete bisogno. Una dieta equilibrata l’essere attivi è importante per una buona salute mentale, nonché per fare la terapia e prendere i farmaci prescritti.
Il miglior supporto psicologico è di vitale importanza per le persone che vivono con il diabete. La gestione del diabete riduce al minimo il rischio di sviluppare gravi complicazioni. Eppure, la salute mentale è spesso trascurata nella cura del diabete. Essere in grado di ottenere il sostegno emotivo è uno degli impegni e attenzioni che questo spazio e la nuova associazione di diabetici: Diabetici Insieme A Bologna DIA.BO, congiuntamente alle strutture di diabetologia della metropoli hanno deciso di intraprendere. Controlli sanitari annuali che ogni persona con diabete deve ricevere.

L’anno scorso il tema era: un impegno contro il diabete “Stay super, beat diabetes” (Stai super, sconfiggi il diabete). Il messaggio della campagna 2016 voleva sottolineare che non bisogna essere un supereroe per combattere il diabete: basta mettere in atto alcune azioni strategiche e coordinate sugli stili di vita, per prevenire, almeno in parte, l’insorgenza della malattia e delle sue complicanze. È necessaria, inoltre, un’adeguata organizzazione delle cure che favorisca al massimo la collaborazione di tutti i professionisti e il coinvolgimento attivo delle persone con diabete.

E ci può essere un legame, scongiurabile, tra diabete e depressione, come, ad esempio, è saltato fuori nel nostro piccolo dai diversi articoli pubblicati nel blog e dai risultati del sondaggio divulgati la scorsa settimana. Esserne consapevoli, affrontare anche questa sfida significa prendere la malattia a 360 gradi, e se veniamo catturati dal buco nero della depressione perché non accettiamo il diabete fare squadra ci porta a venirne fuori.

L’altra sfida per una patologia sistemica qual è il diabete, è costituita per l’appunto dall’avere un team di diabetologia che faccia sistema (medico diabetologo, infermiere educatore, dietista, podologo, psicologo), per combattere ansia, depressione e analoghi occorre impegnarsi sull’impressione. Il diabete è una patologia cronica che logora col passare del tempo: puoi fregartene per un certo periodo ma è un rimandare la sintesi e queste date se servono a qualcosa ci debbono fare rimettere al centro le questioni fondanti della malattia stessa. Meno selfie e più fatti.