Le iniezioni di Aabotulina Tossina-A (BoNT-A) possono migliorare il bruxismo del sonno, secondo uno studio pubblicato online il 17 gennaio in Neurology.
William G. Ondo, MD, del Methodist Neurological Institute di Houston, e colleghi hanno reclutato 31 pazienti di età compresa tra 18 e gli 85 anni con bruxismo del sonno diagnosticato clinicamente confermato da polisonnografia. Ventitré pazienti sono stati randomizzati a un’iniezione di BoNT-A (13 pazienti) o a un placebo (10 pazienti , nove hanno completato lo studio). I partecipanti sono stati valutati da quattro a otto settimane dopo la visita di trattamento iniziale.
I ricercatori hanno scoperto che l’impressione globale clinica (P <0,05) e la scala di variazione visiva analogica (P <0,05) nel bruxismo e nel dolore favorivano il gruppo BoNT-A. Non vi è stato alcun cambiamento significativo in nessun punto finale esplorativo; il tempo di sonno totale e il numero / durata degli episodi di bruxing hanno favorito il gruppo BoNT-A. Un cambiamento cosmetico nel sorriso è stato riportato da due partecipanti randomizzati a BoNT-A. Non ci sono state segnalazioni di disfagia o eventi avversi masticatori.
Due autori hanno rivelato legami finanziari con Allergan; Allergan Pharmaceuticals ha finanziato lo studio.
Cos’è il bruxismo?
Il bruxismo (dal greco ?????, brùcho, «digrignare (i denti)») consiste nel digrignamento dei denti facendoli stridere, dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria, soprattutto durante il sonno. Generalmente viene considerato come una parafunzione, ovvero un movimento non finalizzato a uno scopo.
Il digrignamento perdura per 5-10 secondi e, durante la notte, questo evento può ripetersi varie volte. Tipicamente, l’episodio compare nella fase II del sonno (il che può anche essere evidenziato da artefatti che compaiono sul tracciato elettroencefalografico), da non confondere con il trisma, che è caratterizzato solo da un serraggio della bocca.
Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso presso la popolazione (5-20%)[2] e generalmente non viene avvertito dalla persona interessata. Il rumore causato dallo sfregamento dei denti, invece, può disturbare il sonno del partner di letto e talvolta può essere talmente forte da potersi udire anche in altre camere.
Alcuni studi dimostrerebbero come circa l’80 per cento dei soggetti affetti da disturbi del sonno REM sviluppino, in seguito, malattie degenerative come il Parkinson.
Generalmente al risveglio la persona non avverte nessun disturbo tranne nei casi di bruxismo intenso in cui si può avvertire una sensazione dolorosa alle mascelle o più correttamente all’articolazione temporo-mandibolare, che può indurre alla sindrome di Costen e quindi dolore all’orecchio[4][5]. Il digrignamento, però, può creare dei danni a causa dell’usura della superficie masticatoria dei denti sia dell’arcata superiore sia di quella inferiore e questa condizione, il più delle volte, viene notata dal dentista. Col tempo il bruxismo può produrre alterazioni importanti dei denti, che perdono dimensione verticale e più in generale lo strato di smalto, e ciò può facilitare l’insorgenza di carie. Talvolta lo smalto può essere talmente abraso da esporre la dentina, il che può velocizzare la successiva erosione. A lungo termine si possono verificare fratture o perdite dentali. Si può anche avere difficoltà ad aprire la bocca completamente e aumento della sensibilità dei denti al caldo o al freddo. È, infine, da notare che la dolorabilità dell’articolazione temporo-mandibolare, se continuativa, può produrre comparsa di cefalea o arrivare alla disfunzione articolare vera e propria.
Al momento non esiste una terapia specifica per questa condizione ma vengono utilizzati degli opportuni dispositivi, detti bite, che possono essere duri o morbidi a seconda delle necessità, che proteggono di notte i denti dall’erosione. Tali dispositivi possono essere preparati appositamente per la persona interessata (tramite rilevazione delle impronte delle due arcate). Tali apparecchi oltre a proteggere lo smalto dall’abrasione, possono anche facilitare il ripristino di un allineamento corretto delle arcate. In alternativa, è possibile acquistare bite da banco che mediante un riscaldamento temporaneo si ammorbidiscono e si adattano agevolmente ai denti, per poi irrigidirsi una volta raffreddati.