Indagare le associazioni tra il supporto dell’autonomia percepita da parte degli operatori sanitari, la motivazione guidata dall’autonomia, la competenza auto-percepita dal diabete e l’autostima negli adulti (età 18-55 anni) con diabete mellito di tipo 1 subottimamente regolato (T1DM) con almeno uno HbA1c?8,0% (?64 mmol / mol) nell’ultimo anno e se questi fattori potrebbero prevedere una diminuzione dell’autostima nel tempo.

È stata eseguita un’indagine dai ricercatori del  Centro per la pratica basata sull’evidenza, Università norvegese delle scienze applicate della Norvegia occidentale, Bergen, su base trasversale di popolazione e sono stati raccolti 9 mesi di dati di follow-up. La raccolta dei dati comprendeva variabili cliniche e socio-demografiche, prelievo di sangue (HbA1c) e questionari self-report; il questionario sul clima sanitario (HCCQ), il questionario sull’autoregolazione del trattamento (TSRQ), la competenza percepita in scala del diabete (PCDS) e la scala dell’autovalutazione di Rosenberg (RSES). Sono stati adattati i modelli di regressione lineare a blocchi per valutare le associazioni tra RSES e variabili di interesse (HCCQ, TSRQ, PCDS, HbA1c, variabili cliniche e socio-demografiche) e modelli di regressione lineare per valutare i predittori di cambiamento nel tempo.

In questo campione di studio, 36,7 anni (± 10,7) significativa HbA1c 9,3% (± 1,1), il 31,5% ha avuto complicanze a lungo termine e il 42,7% ha avuto una grave ipoglicemia nei 12 mesi precedenti. Nel modello di regressione finale l’associazione tra PCDS e RSES era fortemente significativa (B = 1.99, p <0.001) e le associazioni tra HCCQ, TSRQ e RSES sono state ridotte a non significative. Tutte le variabili predittive combinate spiegavano il 42% della variabilità di RSES (aggiustato R2 = 0,423) con PCDS che contribuiva al 18% della varianza spiegata (variazione del quadrato R = 0,184, p <0,001). I più forti predittori di cambiamento nel tempo di RSES sono stati le complicanze a lungo termine (B = 2,76, p <0,001), in particolare i problemi legati al piede, e l’essere femminile (B = -2,16, p = 0,002).

Il supporto percepito dell’autonomia, la motivazione guidata dall’autonomia e la competenza auto-percepita dal diabete giocano un ruolo significativo nello spiegare l’autostima tra gli adulti con DM tipo 1 subottimamente regolato. Gli operatori sanitari dovrebbero riconoscere l’autostima come un valido fattore per comprendere le molteplici scelte di salute che le persone fanno con il T1DM.

Lo studio è pubblicato sulla rivista scientifica Plos One del 10 agosto 2018.