Default Featured Image

Il digiuno del mese santo del Ramadan costituisce uno dei cinque pilastri della fede musulmana. Sebbene ci siano alcune prove che il digiuno intermittente durante il Ramadan possa essere di beneficio nel perdere peso e fattori di rischio cardiometabolico, non ci sono prove evidenti che questi benefici si applichino alle persone con diabete.

L’intesa sulle raccomandazioni in materia raggiunta dall’American Diabetes Association e European Association for the Study of Diabetes sottolineano l’importanza dei fattori e delle comorbidità del paziente nella scelta dei farmaci per il diabete, tra cui la presenza di comorbidità, malattie cardiovascolari aterosclerotiche, insufficienza cardiaca, patologie renali croniche, rischio di ipoglicemia, problemi di peso e costi .

L’istruzione strutturata e la consulenza pre-Ramadan sono componenti chiave per una gestione efficace dei pazienti con diabete. Questi dovrebbero riguardare aspetti importanti come obiettivi glicemici, automonitoraggio della glicemia, dieta, attività fisica tra cui preghiere di Taraweeh, aggiustamento di farmaci e dosi, effetti collaterali e quando interrompere il digiuno. Il ciclo decisionale adattato alla situazione specifica del Ramadan fornisce un aiuto per tale valutazione.

Ai bambini con diabete di tipo 1 si consiglia vivamente di non digiunare a causa dell’elevato rischio di complicanze acute come l’ipoglicemia e probabilmente la chetoacidosi diabetica (DKA), sebbene ci siano pochissime prove che la DKA sia aumentata nel Ramadan. Le donne in gravidanza con diabete o diabete gestazionale devono essere avvisate di evitare il digiuno a causa di possibili esiti negativi materni e fetali.

L’ipoglicemia è una preoccupazione comune durante il digiuno del Ramadan. Per prevenire eventi ipoglicemici e iperglicemici, i medici raccomandano l’adozione dell’educazione nell’autogestione del diabete e dei principi di sostegno.

L’uso della tecnologia emergente e il monitoraggio continuo del glucosio durante il Ramadan potrebbero aiutare a riconoscere le complicanze ipoglicemiche e iperglicemiche legate all’omissione e / o all’adeguamento dei farmaci durante il digiuno; tuttavia, il costo rappresenta una barriera significativa.

Pubblicato il 5 maggio 2020 nel British Medical Journal Open Diabetes Research and Care.