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Un nuovo documento nella Review of Economic Studies indica che la malattia può alterare le reti sociali e la crescita economica dei paesi per generazioni, anche dopo che la malattia stessa è stata debellata.

I social network sono un determinante importante della crescita di un paese in quanto influenzano la diffusione delle idee e il tasso di progresso tecnologico. Ma i social network diffondono anche malattie che possono diffondersi rapidamente e frenare la crescita.

Poiché idee e germi si diffondono attraverso le stesse interazioni umane, la struttura di rete di un paese dipende in ultima analisi dal suo ambiente epidemiologico. Nei paesi con bassa prevalenza di malattie infettive, è più probabile che emergano reti ad alta diffusione in quanto sono più adatte a diffondere la tecnologia e promuovere la crescita. D’altra parte, nei paesi caratterizzati da un’elevata prevalenza di malattie infettive, è più probabile che emergano reti a bassa diffusione poiché la connettività limitata protegge le persone dalle epidemie. Questa intuizione è diventata particolarmente pertinente quando gli economisti riflettono sull’impatto economico a lungo termine della pandemia COVID-19.

Utilizzando un set di dati appena assemblato per 71 paesi e un modello teorico in cui germi, reti e tecnologia si evolvono in modo endogeno, i ricercatori mostrano che piccole differenze iniziali nell’ambiente epidemiologico di una nazione possono innescare grandi e persistenti differenze nella struttura della rete che, nel tempo, danno origine a livelli sostanzialmente diversi di diffusione tecnologica e produzione economica. In particolare, una variazione di una deviazione standard nella struttura del social network può aumentare la crescita della produzione per lavoratore fino al 2% all’anno.

I ricercatori conducono quindi esperimenti politici in cui mantengono costante il livello di malattia nell’economia e modificano in modo esogeno diverse caratteristiche della struttura della rete che determinano la velocità di diffusione. Qual è l’effetto dell’introduzione di una rete di diffusione più elevata sulla crescita? È interessante notare che la risposta dipende dalla prevalenza iniziale della malattia.

Il loro punto di riferimento sono gli Stati Uniti, che hanno una prevalenza di malattie molto bassa (0,05% per le malattie trasmissibili). In questo ambiente, trovano che le reti ad alta diffusione hanno un impatto fortemente positivo sulla crescita economica. Raddoppiare il numero di persone altamente mobili o connesse aumenta notevolmente i tassi di crescita. Ma in un ambiente ad alta malattia (utilizzando la prevalenza del 18% del Ghana), alterare la rete sociale per facilitare una diffusione più rapida abbassa il reddito nazionale. Raddoppiando il numero di persone altamente connesse, la produzione diminuisce del 90%.

Il documento mostra che l’influenza delle reti sulla crescita economica dipende dall’ambiente della malattia. Nei paesi a bassa malattia, le reti ad alta diffusione promuovono la diffusione di nuove idee e migliorano la crescita. Tuttavia, in un luogo in cui la malattia è prevalente, le reti possono anche portare a epidemie e crisi umanitarie.

“Germi, reti e crescita sono profondamente interconnessi”, ha detto l’autore principale dell’articolo, Alessandra Fogli Alessandra Fogli della Federal Reserve Bank of Minneapolis. “Reti forti hanno permesso alla nostra economia globale di crescere a un ritmo senza precedenti. Ma l’hanno resa anche più vulnerabile alla diffusione di nuove malattie. Poiché le reti sociali si adattano al nuovo ambiente epidemiologico, la pandemia COVID-19 può avere conseguenze a lungo termine sulla crescita economica “.