I ricercatori della Queen’s University di Belfast hanno scoperto un processo chiave che contribuisce alla perdita della vista e alla cecità nelle persone con diabete. I risultati potrebbero portare a nuovi trattamenti che possono essere utilizzati prima che si verifichi una perdita irreversibile della vista.
La retinopatia diabetica è una complicanza comune del diabete e si verifica quando livelli elevati di zucchero nel sangue danneggiano le cellule nella parte posteriore dell’occhio, note come retina. Non ci sono trattamenti attuali che impediscano il progresso della retinopatia diabetica dalle sue fasi iniziali a quelle tardive, al di là dell’attenta gestione del diabete stesso. Di conseguenza, una percentuale significativa di persone con diabete progredisce ancora verso le complicanze della malattia che minacciano la vista.
Poiché il numero di persone con diabete continua ad aumentare a livello globale, vi è un urgente bisogno di nuove strategie terapeutiche, in particolare quelle che prendono di mira le fasi iniziali della malattia per prevenire la perdita della vista.
La retina richiede un elevato apporto di ossigeno e nutrienti per funzionare correttamente. Ciò è soddisfatto da un’elaborata rete di vasi sanguigni che mantengono un flusso costante di sangue anche durante le fluttuazioni quotidiane della pressione sanguigna e oculare. La capacità dei vasi sanguigni di mantenere il flusso sanguigno a un livello costante è chiamata autoregolazione del flusso sanguigno. L’interruzione di questo processo è uno dei primi effetti del diabete nella retina.
La svolta fatta dai ricercatori della Queen’s University di Belfast individua la causa di questi primi cambiamenti alla retina. Lo studio, pubblicato sulla rivista JCI Insight , ha scoperto che la perdita di autoregolazione del flusso sanguigno durante il diabete è causata dall’interruzione di una proteina chiamata TRPV2. Inoltre, mostrano che l’interruzione dell’autoregolazione del flusso sanguigno anche in assenza di diabete provoca danni molto simili a quelli osservati nella retinopatia diabetica.
Il team di ricerca spera che questi risultati vengano utilizzati per informare lo sviluppo di nuovi trattamenti che preservano la vista nelle persone con diabete.
Il professor Tim Curtis, vicedirettore del Wellcome-Wolfson Institute for Experimental Medicine del Queen’s e autore corrispondente, spiega: “Siamo entusiasti delle nuove intuizioni fornite da questo studio, che spiegano come la retina è danneggiata durante le prime fasi del diabete. Identificando il TRPV2 come una proteina chiave coinvolta nella perdita della vista correlata al diabete , abbiamo un nuovo obiettivo e un’opportunità per sviluppare trattamenti che fermino il progresso della retinopatia diabetica”.
Ulteriori informazioni: Michael O’Hare et al, La perdita di autoregolazione del flusso sanguigno mediata da TRPV2 ricapitola la retinopatia diabetica nei ratti, JCI Insight (2022). DOI: 10.1172/jci.insight.155128