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Sì, gli assistenti sociali hanno sperimentato un aumento dei tassi di depressione, disturbo da stress post-traumatico e ansia durante la pandemia. Gli assistenti sociali sono stati messi sotto pressione a causa dell’aumento del numero di casi di COVID-19 e della necessità di fornire assistenza e supporto ai pazienti e alle loro famiglie.

Inoltre, la pandemia ha causato una maggiore incertezza finanziaria, sociale e personale per molte persone, il che ha portato a un aumento dei problemi di salute mentale e ad un aumento del bisogno di assistenza sociale. Gli assistenti sociali hanno dovuto gestire la pressione e lo stress associati a queste nuove sfide.

Molti assistenti sociali hanno anche dovuto affrontare la perdita di amici, familiari e colleghi a causa della pandemia, il che ha ulteriormente aumentato lo stress e l’ansia. Inoltre, molti assistenti sociali hanno dovuto lavorare da remoto, il che ha aggiunto ulteriori sfide nel gestire la comunicazione e l’assistenza ai pazienti.

Per mitigare questi problemi, gli assistenti sociali devono prendersi cura della propria salute mentale e cercare supporto professionale e personale quando necessario. Le organizzazioni e gli enti che impiegano gli assistenti sociali devono anche fornire risorse e supporto adeguati per aiutare gli assistenti sociali a gestire lo stress e la pressione associati al loro lavoro durante la pandemia.