Uno studio svedese suggerisce che il consumo di latte fermentato potrebbe ridurre il rischio di cardiopatia ischemica nelle donne, mentre un consumo elevato di latte non fermentato aumenta le probabilità di malattie cardiache.

Il legame tra il consumo di latticini e la salute cardiovascolare ha da tempo stimolato dibattiti nel mondo scientifico e medico. Oggi, nuove ricerche pubblicate su BMC Medicine aggiungono un’importante considerazione: per le donne, sostituire il latte non fermentato con prodotti fermentati come yogurt e kefir potrebbe contribuire a ridurre il rischio di cardiopatia ischemica (IHD) e di infarto miocardico acuto (MI). Si tratta di una scoperta che apre nuove strade alla prevenzione delle malattie cardiache nelle donne, un settore in cui l’incertezza sui prodotti lattiero-caseari persisteva.

Latte non fermentato e rischio cardiaco

Secondo i risultati, un consumo elevato di latte non fermentato è correlato a un aumento del rischio di IHD nelle donne. Lo studio, che ha monitorato oltre 59.000 donne e 40.000 uomini in Svezia per 33 anni, ha rivelato una maggiore incidenza di IHD e infarto miocardico nelle donne che consumavano oltre 300 millilitri di latte non fermentato al giorno. Un incremento di assunzione di 100 millilitri (fino a un massimo di 800 millilitri) aumentava il rischio di IHD in modo proporzionale, arrivando a un 21% di rischio aggiuntivo per chi ne consumava 800 millilitri.

Al contrario, gli uomini non hanno mostrato lo stesso tipo di correlazione tra latte non fermentato e rischio di IHD o infarto, suggerendo che la risposta del corpo a questo tipo di latte potrebbe differire in base al sesso.

Benefici del latte fermentato

Il latte fermentato, trasformato attraverso batteri dell’acido lattico, include alimenti popolari come lo yogurt e il kefir, apprezzati per il loro contenuto di probiotici e per i benefici sulla salute intestinale. Ma il latte fermentato sembra offrire anche vantaggi cardiovascolari: lo studio evidenzia che, sostituendo 200 millilitri di latte non fermentato con latte fermentato, il rischio di IHD nelle donne si ridurrebbe del 5%, mentre il rischio di infarto scenderebbe del 4%.

Questa differenza tra latte fermentato e non fermentato potrebbe derivare dall’impatto che i latticini fermentati hanno su alcune proteine cardiometaboliche, come l’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2) e il fattore di crescita dei fibroblasti 21 (FGF21), entrambi regolatori della pressione e del flusso sanguigno. L’ACE2, in particolare, è una proteina che ha guadagnato attenzione per il suo ruolo nel sistema cardiovascolare, influenzando l’equilibrio pressorio e il rischio di patologie cardiache.

L’importanza delle porzioni di latticini

Secondo la British Dietetic Association (BDA), si raccomandano tre porzioni di latticini al giorno per soddisfare il fabbisogno di calcio e proteine, equivalenti a circa 600 millilitri di latte, 90 grammi di formaggio o 450 grammi di yogurt. Questo fabbisogno giornaliero, tuttavia, non distingue tra prodotti fermentati e non fermentati, lasciando spazio a considerazioni individuali sul tipo di latticino più adatto. La ricerca svedese sembra suggerire che le donne dovrebbero preferire lo yogurt o il kefir al latte non fermentato, soprattutto se il consumo giornaliero supera i 300 millilitri.

Un consumo più consapevole per la salute delle donne

Questi risultati offrono nuovi spunti di riflessione, ma devono essere interpretati con cautela. I ricercatori svedesi, guidati da Karl Michaëlsson, sottolineano che lo studio ha analizzato una popolazione prevalentemente scandinava. Pertanto, la generalizzabilità di questi dati potrebbe non estendersi a gruppi etnici con abitudini alimentari diverse. Inoltre, trattandosi di uno studio osservazionale, non è possibile stabilire una relazione causale diretta tra il consumo di latte non fermentato e un aumento del rischio di IHD. Tuttavia, le associazioni individuate offrono un’indicazione rilevante e suggeriscono la necessità di ulteriori studi per comprendere meglio i meccanismi alla base di questi risultati.

Considerazioni finali: latte fermentato o non fermentato?

Con l’aumento globale delle malattie cardiovascolari e l’importanza di strategie preventive specifiche per le donne, questi nuovi dati sollecitano una riflessione sulla scelta dei latticini. Per le donne che consumano latticini ogni giorno, valutare una maggiore inclusione di prodotti fermentati potrebbe rivelarsi una strategia vantaggiosa per la salute cardiaca.

Per i professionisti della salute e i consumatori, queste informazioni evidenziano l’importanza di scegliere attentamente il tipo di latticini nella propria dieta. Lo studio suggerisce che non tutti i latticini sono uguali e che, nel caso delle donne, i benefici del latte fermentato potrebbero fare la differenza.

Ulteriori informazioni: Karl Michaëlsson et al, Assunzione di latte fermentato e non fermentato in relazione al rischio di cardiopatia ischemica e alle proteine ??cardiometaboliche circolanti in donne e uomini svedesi: due studi di coorte longitudinali prospettici con 100.775 partecipanti, 
BMC Medicine (2024). 
DOI: 10.1186/s12916-024-03651-1

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