La rivoluzionaria terapia con cellule delle isole pancreatiche, approvata dalla FDA, apre nuove possibilità di trattamento per i pazienti con diabete fragile.

Lantidra: Una svolta nella cura del diabete di tipo 1 fragile

Il diabete di tipo 1, una malattia autoimmune cronica, rappresenta una sfida per milioni di persone nel mondo. Oltre 1,4 milioni di americani convivono con questa condizione, e tra loro circa 80.000 soffrono di una forma più grave, definita “diabete fragile”. Una nuova terapia chiamata Lantidra, approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) nel giugno 2023, offre una speranza concreta per chi vive questa realtà.

Un trattamento rivoluzionario

Lantidra, sviluppata attraverso una ricerca ventennale condotta dall’Università dell’Illinois di Chicago (UIC), utilizza cellule delle isole pancreatiche provenienti da donatori deceduti. Questa terapia mira a sostituire le cellule distrutte dal sistema immunitario del paziente, infondendole direttamente nel fegato. Una volta impiantate, queste cellule iniziano a produrre insulina, regolando i livelli di glucosio nel sangue.

Secondo il dott. Enrico Benedetti, primario di chirurgia presso UI Health, i risultati degli studi clinici sono promettenti. “Il 70% dei pazienti non ha più avuto bisogno di insulina un anno dopo il trapianto, mentre oltre il 90% non ha più sofferto episodi di ipoglicemia grave,” ha affermato.

Come funziona Lantidra

Il trattamento si basa su un processo sofisticato:

  • Le cellule pancreatiche vengono isolate dal pancreas di un donatore.
  • Vengono poi infuse nel fegato del paziente attraverso un catetere.
  • Una volta nel fegato, si insediano nei piccoli vasi sanguigni e iniziano a produrre insulina.

Tuttavia, il successo della terapia varia. Alcuni pazienti potrebbero necessitare di più infusioni per raggiungere un livello ottimale di produzione di insulina. Inoltre, è indispensabile l’assunzione di farmaci immunosoppressori per prevenire il rigetto delle cellule trapiantate.

Chi può beneficiare di Lantidra

La terapia è destinata a pazienti adulti con diabete di tipo 1 che:

  • Hanno più di 18 anni e convivono con il diabete da almeno cinque anni.
  • Sono insulino-dipendenti e hanno un indice di massa corporea (IMC) inferiore a 27.
  • Hanno sperimentato episodi gravi di ipoglicemia negli ultimi tre anni o soffrono di ipoglicemia inconsapevole, nonostante gli sforzi per gestire la malattia.

La selezione dei pazienti è rigorosa, e quelli con gravi condizioni cardiache, epatiche, polmonari o cerebrali non sono idonei.

Un traguardo nella ricerca

Lantidra rappresenta il culmine di anni di lavoro collaborativo. Il dott. José Oberholzer, fondatore di CellTrans Inc. e principale ricercatore degli studi clinici, ha sottolineato l’importanza del progetto: “L’approvazione della FDA è il risultato di oltre 20 anni di lavoro intenso da parte di medici, infermieri e ricercatori.”

Il programma è stato sostenuto da UI Health, l’impresa sanitaria accademica dell’UIC, e il trattamento è oggi disponibile esclusivamente presso questa struttura a Chicago.

Un futuro promettente

Prima di Lantidra, l’unica opzione per i pazienti con diabete di tipo 1 fragile era il trapianto di pancreas, una procedura complessa e invasiva. Lantidra offre un’alternativa meno invasiva e con potenziali benefici significativi.

Per i pazienti che vivono le difficoltà quotidiane del diabete fragile, questa terapia non è solo una possibilità di miglioramento, ma anche una nuova speranza per una vita più libera dalle complicazioni della malattia.

Con oltre il 90% dei pazienti che non manifesta più episodi di ipoglicemia e una percentuale significativa che non necessita più di insulina, Lantidra segna un passo avanti storico nella gestione del diabete di tipo 1.

Conclusione

Il trattamento con cellule delle isole pancreatiche non è solo un’innovazione medica, ma anche una testimonianza del potenziale della ricerca e della collaborazione tra istituzioni accademiche e startup biotech. Con Lantidra, UI Health sta ridefinendo il futuro delle terapie per il diabete fragile, offrendo una qualità di vita migliore a chi ne ha più bisogno.


Nella foto sono raffigurate cellule di isolotti puri dopo il processo di isolamento e purificazione e prima che gli isolotti vengano preparati per essere infusi in un paziente.
Credito
(Foto: José Oberholzer /CellTrans Inc.)