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Taglia la maglia, fili di cotone e infine la corda: hai tagliato tutto? Forse, chissà oppure no? Interrogo l’oracolo della salute e non risponde: la segreteria del cellulare dice una volta che sta al mare, un’altra è in bagno e molto altro ancora. D’altronde se la salute ha il suo da fare figuriamoci poi l’oracolo. Tra esorcismi, tarocchi, rituali catartici e letture dei fondi del caffè viene fame lo sento e il nutrimento allora quale sarà?

Beh tra certo e sconcerto resto all’ombra dell’olmo secolare a pensare com’è lungo e largo il campo di grano appena trebbiato e se un tempo per far soltanto la falciatura occorreva una giornata intera e con molti, tanti braccianti, oggi lo stesso terreno lo si fa in mezza giornata, anzi meno, con una macchina.

Grazie alla meccanizzazione e automazione agricola e industriale, del terziario si fatica meno o addirittura per niente nelle attività manuali e il lavoro è sì più sicuro d’un tempo ma anche più sedentario, insomma fatti che sappiamo da mo’: si mangia troppo. E viene fuori il diabete tipo 2 sottospecie alimentare.

Vedete una cosa il diabete tipo 2 rappresenta il 95% del totale e ha una espansione epidemiologica micidiale. Solo adesso sarebbero 350 milioni le persone colpite nel mondo, una cifra contabilizzata per difetto, ritengo che in realtà siamo già al mezzo miliardo e oltre.

Il diabete tipo 2 è molto più grave del tipo 1 per il suo impatto sulla salute del soggetto colpito: in primo luogo è asintomatico salvo poi manifestare i sintomi quando ormai i danni son fatti e si arriva rapidamente con la dialisi, perdita della vista e degli arti e se non accade i costi e il carico della terapia farmacologica a costi umani, sociali ed economici talmente elevati da compromettere la tenuta ed esistenza del servizio sanitario pubblico e privato.

D’innanzi al “fenomeno” diabete 2 molto probabilmente per la prima volta la medicina e scienza moderna si trova a dichiarare la sconfitta. Nessuna, dico nessuna delle iniziative di qualsiasi tipo messe in campo da stati e organizzazioni non governative, società scientifiche internazionali e di volontariato ha ottenuto e portato a una riduzione della malattia.

Il diabete una malattia sistemica che impatta sul sistema sociale e umano in ogni suo risvolto, quindi non basta per cercare di affrontarla e ridurne la portata di fare campagne delle buone intenzioni, occorre investire risorse e mezzi per la ricerca sia in campo medico e scientifico che nella riconversione dell’intera filiera agroalimentare.

Il Diabete tipo 2 è la terza causa di morte al mondo dopo cuore e cancro e in termini fondi stanziati nella ricerca di cui sopra non si stanzia il becco di un dollaro, euro, yen, yuan ecc.

Giro la domanda e aspetto una risposta…