Ogni volta che finisce un anno si passa il tempo facendo bilanci: si comincia con quelli generali, di politica, economia, sport, cultura, cronaca e via via scemando negli interessi più particolari. Io giorni fa ho dedicato un post al consuntivo dell’anno che sta per chiudersi circa il diabete, poi soffermandomi meglio e tornando allo spirito originale del blog: un diario personale della vita raccontata attraverso la malattia che mi accompagna da ormai cinquant’anni, mi sono detto – fai un tracciato di questi mesi e ripercorrili brevemente nello spazio di una schermata di pc, i miei momenti visti e condivisi.

Beh l’anno 2012 ha avuto una rilevante importanza nella mia crescita con il diabete: è stato un grande momento per conoscere nuove persone e vicende che segnano la consapevolezza personale e l’importanza del valore dell’amicizia forza e energia per affrontare nuove sfide.

Molte delle esperienze le ritrovate riportate all’interno del blog medesimo. Se da un lato ho rivisto vecchi amici come la multimediale e energica Daniela d’Onofrio di cui ricordo il grande evento da lei organizzato a Bergamo lo scorso 21 aprile come Portale Diabete con la presenza di 150 persone da tutta Italia, il 2012 è cominciato con la conoscenza diretta di Giorgia Chiarelli mamma di Ginevra (oggi la bimba diabetica ha sei anni ma già due anni fa era molto avanti nel saper gestire glicemia e insulina senza timori e con coraggio indomito), Mattia e suo marito Massimo: una gran bella famiglia che, grazie all’amore e al gioco di squadra, riescono a far crescere i figli senza complessi di sorta con la malattia. Come la super mamma Simona Maria Cigolini con Elisa (autrice di post nel blog) e le sue tre sorelle: Silvia, Sara e Emma. Nell’eroica ma ben riuscita impresa di gestire ottimamente il diabete d’Elisa senza trascurare tutta l’agguerrita squadra famigliare. Un altro bel incontro è stato quello di Maria Elisa Calzetti responsabile dell’Associazione diabetici di Parma assieme a Rita Lidia Stara Presidente della Federazione Diabete Emilia-Romagna che, con la loro umanità e carica propulsiva, hanno costruito una realtà associativa importante e ricca di iniziative, molte delle quali qui riportate e documentate. E finalmente nel corso del primo summit dei bloggers europei (momento per me indimenticabile e arricchente) ho incontrato il n. 1 dei diabetici italiani, colui che sa dare e fare movimento, animare e dare vita a tante iniziative per la sua carica umana e d’energia veramente uniche, si tratta, per chi non lo avesse ancora capito, di Biagio Barletta da Milano e con lui un’altra conferma della la sua presenza e concretezza l’ho ritrovata in Francesca Mello da Lecce, i quali, assieme a Daniela d’Onofrio, hanno organizzato l’evento “ DIAmore” lo scorso 15 dicembre in Milano. Purtroppo rischio di omettere qualcuno dal post, spero di non farlo. Aver conosciuto Alessandra Zedda (Pumpy San) con tutto il suo bagaglio di esperienze e conoscenza di prima italiana e una delle pioniere mondiali nella sperimentazione del pancreas artificiale è stato molto importante per capire la dimensione della forza e determinazione presente in un diabetico che lo fa uscire da semplificazioni e luoghi comuni tesi a minimizzare la patologia e le relative conseguenze. Ancora Ivan Ferrario un giovane diabetico che si sta impegnando nella realizzazione di “Project D” una camminata in solitaria verso Santiago di Compostela in programma per giugno 2013. Ed infine lo scorso 27 ottobre ho avuto l’onore di conoscere il prof. Camillo Ricordi n. 1 mondiale della ricerca sul diabete al Festival della Scienza in Genova per la prima della presentazione del suo libro: La fine del diabete, e a quell’evento ho potuto fare la conoscenza diretta con altre due super mamme di ragazzi diabetici. Ovvero Alessia Orsi e Edda Corbo. Ma il contatto che più ha segnato in positivo questo anno 2012 che va a concludersi è stato quello di un ragazzo diabetico di venti anni, Antonio Floramo, con cui si è instaurato un dialogo franco e aperto sul rapporto con la malattia e d’amicizia. Per me un qualcosa di molto importante a livello personale perché rivedo il mio vissuto con gli occhi del presente e senza fare prediche o moralismi alcuno, ho cercato e cerco di dire le cose con la malattia quel che sono: un percorso da vivere normalmente ma con attenzione senza diventare ostaggio di paure e complessi. Beh il bilancio di questo 2012 giunto alla parola fine deve chiudersi con la vicenda umana che più di ogni altra mi ha segnato e toccato umanamente ed emotivamente, essa riguarda il piccolo Plinio che da poco ha compiuto 5 anni e della sua famiglia e di un padre dal cuore più grande che c’è Iacopo Ortolani. La vicenda di un piccino che per una negligenza e tardiva diagnosi e terapia del diabete 1 rischiava di morire ricorda per molti aspetti la mia e ci accomuna il fatto di essere per miracolo entrambi vivi a viverla. La vita prosegua con tutti i suoi perché e nella nostra ricerca di trovare risposte e soluzioni e per quanto riguarda il mio percorso di vita con il diabete? Posso dire come il 2012 sia stato un anno buono, anzi buonissimo, grazie all’impiego ottimale del microinfusore con sensore glicemico e lo stesso auguro per tutti voi: un 2013 sereno e ricco di salute! Roberto Lambertini