Desidero parlare oggi del mio diabete, del mio passato con la malattia. Tra i tre anni di età e i dieci ho avuto un numero complessivo di 22 ricoveri ospedalieri (periodo 1964 a 1971), per un periodo complessivo di tre anni (le degenze duravano allora da minimo un mese a periodi anche di tre mesi). Negli anni 60 e 70 la cura sanitaria per i diabetici veniva fatta esclusivamente in regime di ricovero ospedaliero; solo a cominciare da metà dagli anni 80 si è andato a curare il diabete presso i centri specialistici in ambulatorio. Quindi tre anni in quella fase di vita non sono piccola cosa, sia sotto il profilo fisico che mentale, ma anche dello sviluppo educativo; se poi si considera lo stato della condizione delle strutture ospedaliere di allora (sotto il profilo igienico e dell’accoglienza) al cospetto delle attuali, è difficile da comparare.

Questa premessa dal passato mi riporta all’oggi, nel presente, anche se i momenti di sconforto sono sempre presenti, dobbiamo cercare di avere fiducia sull’evoluzione della medicina e della ricerca scientifica. Certo a volte vorremmo dei risultati immediati, perché la sofferenza all’inizio ci rende nervosi e intolleranti, ma per farci coraggio serve pensare al percorso che abbiamo compiuto e alle pezze che abbiamo messo su di noi.

Certo nei conti della mia vita restano sempre quei tre anni non resi…

Ciao Pizza Blue Monday 15 gennaio Giornata mondiale della Neve