Ho aspettato i primi giorni di impiego del microinfusore d’insulina per cominciare a tracciare una descrizione e un diario di vita con il diabete più lo strumento.

L’inizializzazione ha richiesto un controllo costante della glicemia (ogni ora e poi sono passato alle  due ore) per inquadrare in modo corretto il dosaggio dell’insulina basale e dei boli, quindi il cambio del kit d’infusione e ancora il monitoraggio dello schema insulinico.

Insomma una fase che richiede un certo impegno e concentrazione, a cominciare dalla lettura della documentazione e manualistica fornita con il microinfusore, ampia e ricca di informazioni utili per la vita quotidiana.

Adesso la glicemia sta tornando ad essere compensata finalmente e posso alimentarmi senza troppi stress! In questi giorni la media dei valori è posta su 145 mg/dl.

Una puntualizzazione per concludere: il microinfusore non è un gadget, uno status symbol per diabetici; questo strumento è un passo in più per il diabetico di tipo 1 che non riesce a tenere stabile la sua glicemia e cade frequentemente in ipoglicemie e iperglicemie, e per cercare di ritardare l’insorgere delle complicanze patologiche legate al diabete stesso.