Un aspetto del diabete che domina la mia vita da molto tempo riguarda la convivenza con la gastroparesi diabetica e fattori associati: reflusso gastroesofageo, ernia iatale e gastrite. La mia fortuna è di non essere un grande mangiatore, anche perché quando capita di affrontare pasti carichi di piatti e calorie, anche poco più del normale, sento molto la fatica di portare a termine il processo digestivo. A poco servono, secondo la mia personale esperienza farmaci di supporto come: il lanzoprazolo e simili; possono dare un aiutino sì, ma il problema di fondo resta sempre quello di tenere bilanciato il diabete, assieme ad un’alimentazione che stimoli un decorso del processo digestivo il meno problematico possibile.
Scrivo di questi problemi proprio appena uscito dal periodo delle “vacche grasse”, ma ormai nei tempi attuali che differenza fa? Il punto è che quando l’organismo risulta compromesso, come il mio, da tanti anni di patologia diabetica, mettersi delle pezze sulle pezze comincia a diventare arduo, difficile.