Il diabete ha una manifestazione particolarmente importante e rischiosa per l’incolumità di chi ne è colpito, si chiama: ipoglicemia; il calo improvviso degli zuccheri può portare fino alla perdita di coscienza, al coma. I sintomi che accompagnano questa manifestazione sono: tremori, sonnolenza e vampate; solo per fare alcuni esempi, poi quando le avvisagli si fanno ancora più intense agli occhi esterni il diabetico appare come un ubriaco, un tossicodipendente in crisi d’assistenza.

La raccomandazione che si fa sempre ai diabetici è di portare sempre appresso un documento, una placca informativa contenente le informazioni utili a  cosa fare qualora si presenti la necessità di essere soccorsi in caso d’ipoglicemia o altre sintomatologie.

I dati sin qui descritti sono i fondamentali per cercare di prevenire episodi critici, ma nonostante tutti gli sforzi per informare l’opinione pubblica, l’ignoranza e la conseguente paura resta. Le notizie riguardanti l’omissione di soccorso e la conseguente morte di diabetici perché scambiati per disadattati, ubriachi e simili non è scomparsa dalle cronache dei giornali e dei mass media. L’ultimo episodio del genere è capitato a Londra lo scorso 30 0ttobre, e in Italia ricordo un fatto analogo riguardante il decesso di un diabetico a San Severo di Foggia all’interno della carrozza di un treno.

In prossimità dell’edizione 2010 della giornata mondiale dedicata al diabete fatti come quelli testimoniati oggi devono farci ancora una volta ricordare che la strada per responsabilizzare tutti a essere più umani e meno indifferenti, è ancora lunga, io non ne vedo la fine.