Escogito ergo sum, questa è la filosofia pratica vincente per vivere bene tutti i giorni con il diabete: trovare le soluzioni e gli aggiustamenti di tiro per mettere al guinzaglio la glicemia; ed ogni mezzo è lecito purché ottenuto con mezzi propri. Almeno questa è la conclusione cui sono arrivato lungo gli anni e mesi, giorni vissuti con la patologia oggetto del blog. E’ questione di tempo, tempi ma ritengo che, a trovare l’ago nella matassa, ci riusciamo tutti. La parole chiave sono: tempo, temperanza e perseveranza, a cui va sottointesa la pazienza.

La strada maestra per liberarsi dal diabete è liberarci noi stessi da tanti pensieri, cose, tenute dentro, frustrazioni e ansie che legano, oggigiorno, il nostro essere e fare, fondamentale per crescere e conoscere sempre.

Quando si va in burn out, esaurimento per via di una depressione, impotenza e rabbia di fronte all’alterazione e imprevedibilità del diabete, la cosa migliore da fare è camminare, uscire letteralmente di casa, anche correre piuttosto che restare passivi tra le mura domestiche o della propria mente e rimuginare. Se sfogo deve essere lo faccio nel modo più efficace: raccogliendo e respirando aria pura, d’estate come in inverno, basta farlo per stare meglio.