Le fasi del controllo glicemico quotidiano sono, solitamente, quattro: tre prima dei pasti principali e l’ultima al momento di andare a letto; sono le regole base per tenere sotto controllo il diabete nell’arco della giornata così da saper gestire il dosaggio d’insulina necessario in funzione della quantità di carboidrati facenti parte dell’alimentazione giornaliera. I due strumenti che accompagnano solitamente la vita del diabetico sono: la penna preriempita per l’iniezione d’insulina e il glucometro per controllare la glicemia. Poi volendo ci sono altri accessori opzionali ma non è il caso di fare troppa confusione e nel corso del tempo ogni diabetico imparerà a capire di cosa avrà veramente bisogno per far fronte alle proprie necessità di cura e controllo della patologia.

Soffermandomi sul glucometro, quali sono le caratteristiche fondamentali che deve avere questo aggeggio per soddisfare le mie esigenze? Oltre all’affidabilità del risultato glicemico una sequenza delle operazioni manuali ridotte al minimo così da rendere l’azione di monitoraggio la più semplice possibile, e rendere possibile l’operazione anche in condizioni difficili come al buio oppure rendendo fattibile il momento del prelievo dal sangue capillare senza la sostituzione continua delle strisce reattive. Inoltre una comodità utile, per lo scarico o trasmissione dei dati nel computer, sarebbe l’impiego della tecnologia bluetooth cosi da togliere di mezzo cavi e altri lacci di mezzo.

Tutta questa ricognizione è fatta con le attuali tecnologie di controllo della glicemia. La speranza nel futuro è sempre in una innovazione che introduca tecniche non invasive per la glicemia: fin’ora ci sono solo sperimentazioni e ancora nulla di pronto. Prego attendere.