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Ripercorriamo un poco le tappe di questo maggio maggiore rispetto ad altri periodi dell’anno con quali, a confronto, si stenta nella marcia: tanti impegni e iniziative erano e sono ancora in programma ed io non tanto abituato ad un simile tour de force ho un po’ arrancato lungo sa salita ma non senza soddisfazioni. Partecipare ad eventi di carattere divulgativo e aggregativo rafforza lo spirito e fa sentire meno solo, soli nell’affrontare i problemi della vita, diabete compreso.

Un aspetto della concretezza e maturità derivata dalla conoscenza sì, ma anche dalle testimonianze di altre vite vissute ed esperienze concrete porta ad essere più solidi e certi di come, con il diabete, è possibile fare e realizzare un percorso di vita regolare.

Vedete fin da piccino avevo ascoltato profezie nefaste circa le mie aspettative di vita assieme alla malattia, oggi con più di mezzo secolo d’esistenza anagrafica e con il diabete, seppure con qualche complicanza comunque trattata e sotto controllo proseguo il cammino ed ho scoperto quel che veramente mi è mancato nel passato per acquisire sicurezza nell’andare e guardare avanti, senza restare ostaggio di stati depressivi fin dall’adolescenza: un qualcosa, un qualcuno che mi infondesse coraggio e fiducia in me stesso.

Certo con il diabete i problemi e complicanze ci possono essere se uno si trascura per molto, troppo tempo, ma si tratta di una percentuale minoritaria rispetto al totale e comunque più che di statistiche e aride cifre nessuno o quasi si preoccupa di capire e aiutare ad affrontare il problema di fondo della questione diabete: per si abbandona il controllo, si lascia andare in balia delle onde, senza ritorno?

Finora alle diverse iniziative e conferenze cui ho avuto modo di partecipare si è toccato, sfiorato il punto del problema, ma mai da affrontarlo da dentro ai suoi molteplici risvolti e pieghe, quasi come facesse paura a trattarlo. Mentre si fa e briga di gare, competizioni, manifestazioni di ogni genere: podistiche, scacchistiche, ciclistiche, agonistiche, artistiche, culturali, musicali, del male di vivere con il diabete nulla o poco più. Tutto questo è chiaro resta un tabù da affrontare e null’altro?

Il menù di questo ultimo scampolo di mese vede ancora diverse momenti, sia personali che collettivi, d’interesse: il primo che mi attende riguarda ancora una volta gli esami di laboratorio per la ormai prossima visita di controllo del diabete, ovvero glicata, microalbuminuria e creatinina. Al tale proposito non mi aspetto dati buoni e migliori rispetto al precedente riscontro poiché vuoi per il mancato funzionamento del sensore per tutto il periodo e diverse ipoglicemie hanno contribuito ad alterare la media della glicemia nel periodo.

E per concludere sempre in questi giorni si terrà a Bologna, la mia città, il congresso della Società Italiana di Diabetologia, solitamente portatore di novità in campo medico e scientifico, pertanto, come si diceva nell’antichità, resteremo con le antenne dritte per cogliere buone nuove, almeno così speriamo.