La ciccia non è cosa da poco e ti occupa un tot di spazio nel corpo lo vedi da tante cose: le brache non ti stanno più e quando la stessa cosa accade con le scarpe e i guanti allora la faccenda comincia ad assumere dimensioni preoccupanti e forse sarebbe il caso di cominciare a prendere in considerazione qualche contromisura, non solo dietologica.
Non si conosce alcuna terapia efficace per la lipodistrofia: termine con cui genericamente si indicano quelle condizioni in cui l’accrescimento e la distribuzione del tessuto adiposo non sono normali. Le alterazioni delle cellule adipose del sottocutaneo possono giungere fino a quadri di atrofia o tumefazione del tessuto osseo. Vi sono forme in cui si ha un aumento della quantità di tessuto adiposo localizzata a una sola o ad alcune parti del corpo..In altri casi invece si ha la riduzione del tessuto adiposo in zone localizzate: nella lipodistrofia. da insulina e si hanno alterazioni in tal senso del tessuto adiposo, in corrispondenza delle sedi ove viene praticata l’iniezione.Anche in alcuni soggetti particolarmente esposti ad infezioni sottocutanee (come noi diabetici) si possono verificare quadri di lipodistrofia.
Siccome il mio diabetologo, nel corso dell’ultima visita, mi ha detto che la causa del mancato funzionamento del sensore glicemico è da possibilmente da imputare alle molteplici lipodistrofie e lipomi presenti nelle aree soggetto a inserimento del medesimo, alla luce di queste considerazioni come novello Livingstone mi sono messo ad esplorare parte idonee del corpo “vergini”, ovvero dove non ho mai praticato punture d’insulina o inserimento di cannule almeno nel corso degli ultimi trent’anni.
E così nel corso di un caldo pomeriggio di una domenica di giugno dopo attenta analisi ho visto che le uniche zone praticabili erano la parte centrale della pancia e le mammelle (avendo dallo sviluppo una ginecomastia posso impiegare questa zona anatomica), così ho applicato il sensore in tali punti come potete vedere dalle immagini riportate.
Risultato: su tre applicazioni, la prima nella mammella, la seconda e terza nella parte centrale dell’addome, solo l’ultima ha funzionato ed ho avuto conferma del perché. Praticamente con il sensore in uso ho tenuto per mezz’ora l’ago d’innesto conficcato in pelle ed applicandogli il microlink questo stavolta lampeggiava e quindi fungeva. Una conferma delle mie ipotesi circa i problemi riscontrati con il predetto congegno.
Ma resta un interrogativo: questi sensori vanno bene per corpi senza lipodistrofie e non martoriati da decine di migliaia di punture quotidiane? Intanto per i maschi irsuti, come me, si pone seriamente il problema, ogni volta, di una intensa attività depilatoria! Comunque sempre meglio radersi il pelo che tagliarsi dell’altro no?