Il pragmatismo anglosassone – germanico si manifesta proprio nel campo della salute: la smania teologica e maniacale con cui si esercita tale principio, in tutte le sue forme: attività fisica, cibo, ricerca, sperimentazione, la si ha proprio per allontanare lo spauracchio della malattia che, qui da noi, ha un costo sociale e personale enorme. Il diabete fa paura poiché (il tipo 2 in specie) trattasi di malattia sistemica difficilmente governabile e foriera di ulteriore e degenerative patologie, complicanze con possibile esito infausto. Le assicurazioni sanitarie (private) stringono sempre più i cordoni della borsa tanto che, ora, si è ridotta a un borsellino. Personalmente, ad, esempio, ho il microinfusore della Medtronic consegnatomi dieci anni fa (per fortuna funziona perché ne ho la massima cura), sena sensore perché la copertura assicurativa statale è stata ristretta dopo la crisi del 2007, e i rinnovi sono bloccati. Spero la condizione cambi per l’anno prossimo così da poter avere il nuovo modello con sensore, poiché rientro tra i casi che ne hanno necessità.

Ed ora condivido col pubblico italiano un interessante progetto californiano approntato sul diabete tipo 2 che, oltre a dare buoni risultati sul compenso glicemico, riduce drasticamente il numero di ricoveri ospedalieri.

I diabetici con livelli di zucchero nel sangue anormali hanno avuto degenze più lunghe e costose al pari di chi invece l’ha mantenuta compensata la glicemia, questo in estrema sintesi sono i risultati ricavati dallo studio presentato dai ricercatori dello Scripps Whittier Diabetes Institute alla75a° Sessione Scientifica della American Diabetes Association (ADA), conclusasi lo scorso 9 giugno a Boston.

I risultati provengono da più pazienti ricoverati in ospedali degli Stati Uniti con il diabete come condizione di base. Un recente rapporto sulla salute pubblica della UCLA – Università della California Los Angeles – ha indicato che uno su tre pazienti ospedalieri ricoverati in California ha una diagnosi di diabete. Allo stesso tempo, stante il cambiamento dei modelli di pagamento di assistenza sanitaria stanno aumentando la pressione per ridurre i costi e migliorare i risultati nei pazienti.

‘Le letture dello zucchero nel sangue nei dati provenienti dai nuovi studi suggeriscono che lo scarso, scadente buon livello di controllo glicemico può servire come marker per una migliore gestione della cura dei pazienti con diabete, sia durante il suo soggiorno in ospedale come dopo le loro dimissioni,’ hanno detto Athena Philis-Tsimikas, MD, endocrinologo, e Vice Presidente della Scripps Whittier Diabetes Institute nonché co-autore dei documenti presentati alla conferenza ADA.

In un anno la percentuale di tutti i pazienti del gruppo di intervento oggetto d’esame, con un buon controllo dell’emoglobina glicata (HbA1c), un indicatore di rischio per lo sviluppo di condizioni legate al diabete, ha registrato un aumento significativo tra il 75,8-91,8 durante la degenza. Allo stesso tempo, la percentuale di pazienti nel gruppo di confronto con un buon controllo di HbA1c lievemente aumentata dal 77,3 al 79,2.

Ma nel sottogruppo di pazienti del gruppo multidisciplinare con rischio moderato o alto di sviluppare complicanze legate al diabete, la percentuale con un buon controllo di HbA1c è aumentato tra 63,5 e il 90,2.

Nel loro insieme, la ricerca sostiene gli sforzi compiuti da Tsimikas per più di 15 anni nell’incastrare gruppi multidisciplinari focalizzati sulla cura e la gestione del diabete nelle cliniche e ospedali.

‘Non abbiamo abbastanza medici che possono prendersi cura di ogni paziente per la quantità di tempo necessaria’, ha detto. ‘i medici con intorno un team di assistenza specialistica permette loro di fornire cure più efficaci per i pazienti con diabete, in modo di operare con più efficienza e fornire risultati migliori.’

Il progetto Dulce dello Scripps Whittier Diabetes Institute è un esempio di come questo approccio possa funzionare. Attraverso una collaborazione con la contea di San Diego e numerosi altri partner, l’unità operativa multidisciplinare che comprende dietisti accreditati, motivatori sanitari e educatori qualificati che forniscono assistenza clinica per la gestione dei pazienti diabetici in centri sanitari comunitari federali specializzati in tutto contea di San Diego.

Molteplici studi hanno trovato nel programma progetto Dulce un esempio per associare ai miglioramenti nello stato di salute e la qualità della vita, una ridotta incidenza delle complicanze e ricoveri con il diabete, e riduzione dei costi ospedalieri e di intervento del pronto soccorso.

Scripps Health – è un sistema di assistenza sanitaria no-profit con sede a San Diego, California. Il sistema comprende quattro ospedali e 19 ambulatori, e tratta un milione e mezzo milione di pazienti ogni anno attraverso 2.600 medici affiliati. Il sistema comprende anche ricerca clinica e programmi di educazione medica. Il nome Scripps risale al 1924 quando filantropo Ellen Browning Scripps stabilì il Scripps Memorial Hospital, Scripps Clinic e La Jolla, in California.

 

Scheda Progetto Dulce

Cura per le persone con il diabete

Progetto Dulce è un programma di cura del diabete e di formazione che risponde alle esigenze specifiche delle popolazioni culturalmente diverse. Il programma è dedicato a “L’eccellenza del diabete tra le comunità”, con la missione di migliorare la vita delle persone con diabete attraverso un percorso culturalmente appropriato, la gestione del diabete a livello comunitario, programmi di sostegno all’istruzione

Avviato nel 1997, il Progetto Dulce è stato progettato da una vasta collaborazione tra la rete di assistenza sanitaria di San Diego e le organizzazioni a base comunitaria. Ad oggi, il programma è gestito migliaia di pazienti di etnie diverse e basso reddito in tutta San Diego County.

L’approccio del progetto Dulce

Il cuore dell’approccio del progetto Dulce per la cura del paziente è un “Modella per la Cura della Cronicità.” Una squadra di infermieri costituita da  CDE (Certified Diabetes Educator), un assistente medico, e un  dietista fornisce assistenza clinica in collaborazione con l’assicurazione sanitaria del paziente .

Le altre caratteristiche del programma includono:

Formazione per gli educatori nel fornire educazione al diabete nell’autogestione

Standard clinici e gli algoritmi utilizzati per guidare il trattamento

Un registro del diabete elettronica, utilizzato per monitorare la cura del paziente, controllare il rispetto delle norme e riferire i risultati clinici

Una vasta ricerca socio-culturale per adattare il curriculum di educazione di  gruppo e l’approccio così da rispondere alle esigenze di afro-americani, filippini e comunità vietnamite

Gestione del diabete sulla base della progettazione e attuazione dei programmi

Oltre ad aiutare i pazienti, il personale del progetto Dulce è a disposizione per formare altri operatori sanitari su come progettare e attuare un programma culturalmente appropriato nella gestione del diabete. Il curriculum educativo del paziente, dispense, guida di formazione e manuale in rete per gli educatori  sono altresì disponibili.

Dispense multilingue per i pazienti

Per abilitare gli operatori sanitari e le organizzazioni della comunità a servire al meglio le diverse popolazioni affette da diabete, il Progetto Dulce ha sviluppato una serie di dispense didattiche con grafici e semplici da leggere su oltre 20 argomenti relativi alla cura del diabete in 8 lingue comuni alle popolazioni in tutta la California.