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STOPNo, non si tratta di calcio ne Juventus, ma di salute tanto per cambiare e di un piccolo ma significativo esempio di come vanno veramente le cose a livello di medicina generale di base. Innanzitutto mettiamo in ordine il vero senso delle parole: i medici di base sono prima di tutto geriatri poiché in tutta Italia l’assidua clientela è formata da persone over 65/70 anni. Quindi chi appartiene alla popolazione attiva meglio cerchi di stare bene perché anche se moribondo deve alzare il culo dal talamo dolente e recarsi dal medico, compatibilmente con orari brevi, intensi e variegati (due ore max tre a giornata), ma tanto se ci troviamo in condizioni del genere meglio andare direttamente al pronto soccorso. Le visite a domicilio dalle mie parte vengono riservate solo alla popolazione anziana, ai bimbi e non autosufficienti.

Poi siccome il gruppo di medici di base della mia località raccoglie il vertice sindacale provinciale del SIMG applicano una sorta di sciopero bianco o pignolo applicando rigidamente la normativa. Il che vuol dire, ad esempio, che le prescrizioni, ora per altro elettroniche, le consegna direttamente il medico tra una visita e l’altra, causa legislazione sulla privaci che già di per sé è una barzelletta (ognuna di queste dura mediamente mezz’ora), con il risultato di trovarsi fuori dall’uscio una sfilza di vecchie e vecchi in calore e scalpitanti perché, nonostante non hanno un cazzo da fare, vogliono subito ricevere la busta con le ricette per andare in farmacia. Insomma una autentica rottura di palle per la quale non c’è cura che tenga. E se uno ha la malaugurata sfiga di non stare bene e necessita di un certificato di malattia: allegria! Meglio stare bene oppure come ho fatto a volte io, prendersi un giorno di ferie se il malessere è breve, poiché l’agenzia turistica consente solo periodi più lunghi con la tempistica.

Ora come si sa nella nostra amata patria in fatto di sanità vige il sistema dei 22 cantoni più altri 11 occulti: quindi cantone che vai, comune che vai, ambulatorio che vai puoi andare a fanculo in modi diversi. Insomma un codice di comportamento univoco o comunque razionale e semplice non pare possibile farlo, perché il nostro è il paese dove si fa l’impossibile e quindi la risposta è no.

Ma francamente mi sono rotto i maroni, e con 52 anni di malattia sulle spalle che di per sé bastano a rompersi genitali e affini tra attese specialistiche e non, medicine e sempre più medicine da prendere in modo articolato e complesso, beh è arrivato il momento in cui dico stop. Voglio scendere.

E se i medici geriatri di base applicano lo sciopero bianco io a far data da oggi attuo lo sciopero nero: ovvero vado ad esaurimento dell’attuale prescrizione di farmaci, visite ecc. poi non rinnovo più le richieste. Se e starò male andrò a finire diritto al pronto soccorso, ma almeno la mia protesta salverà qualche isterico vecchietto amatore delle file e toccamenti vari.