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Molti genitori, soprattutto chi ha dei figli diabetici, dice che sono dei eroi. E devo confessare, che all’inizio sentendo questo “termine”, beh, non mi ci trovavo. Ma che eroi, siamo persone normali con una “vita normale”. Certo, come no. Solo in seguito, confrontandomi con quelle persone cosiddette normali, piano piano ho cominciato a capire la differenza. Perché si, quei bambini sono davvero dei eroi. Anche quelli che dopo diventano adulti. Perché? Per tutti i sacrifici che hanno fatto, che fanno tutt’ora. E ne fanno. Tanti. Troppi. Solo che non tutti sono coscienti. Forse neanche loro. Ieri, girando per la sala al lavoro “sento” una madre dire al figlio (non avrà avuto più di 5/6 anni) che non poteva mangiare quella cosa. Visto che poi mi sono spostata non ho potuto capire il perchè. Però la frase rimbombava anche dopo nelle mie orecchie, nella mia testa. “Non puoi mangiare quella cosa”, quante volte l’ho sentito, quante volte l’avete sentito? Milione e milione di volte. Così tanto che ti viene la nausea. Per quanto riguarda me, è stata la frase che ha accompagnato la mia infanzia e adolescenza. E questo dice molto, dice tutto. Cosi che, che cosa dobbiamo dire di quel bambino che anche se vuole la caramella come tutti gli altri bambini, alza lo sguardo speranzoso verso la madre per avere prima conferma che può? O di quel bambino che vuole solo giocare, ma non può perché ha la glicemia troppo bassa? O di chi, prima ancora di imparare a leggere, deve imparare i numeri per capire la glicemia? O di chi, pur avendo fame aspetta di mangiare perché ha una bella iper? O di tutte quelle ragazze/donne e la voglia di avere un figlio, che come ha detto una ragazza, devono diventare madri ancora prima di concepire? O di chi passa tutta la notte sveglio e al mattino va a lavorare lo stesso? E potrei continuare all’infinito. Certo che sono dei supereroi. Solo che non se ne rendono davvero conto perché ormai per loro, purtroppo è diventata la normalità….