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L’ipoglicemia ricorrente promuove una compromissione della consapevolezza con conseguente aumento del rischio di ipoglicemia asintomatica. Tuttavia, non ci sono dati affidabili sulla frequenza dell’ipoglicemia nella vita quotidiana necessari per iniziare questo circolo vizioso o il ruolo dell’ipoglicemia asintomatica.

Per esplorare l’associazione tra esposizione ipoglicemica e proporzione di ipoglicemia asintomatica e relazione al rischio di ipoglicemia grave, un gruppo di ricercatori: Marie Moth Dipartimento di Cardiologia, Nefrologia ed Endocrinologia, Nordsjællands Hospital, Hillerød, Danimarca Henriksen  Henrik Steno Diabetes Center Copenhagen, Gentofte, Danimarca. Ullits  Andersen  Birger Thorsteinsson Ulrik Pedersen-Bjergaard Dipartimento di medicina clinica, facoltà di medicina e scienze mediche, Università di Copenaghen, Copenaghen, Danimarca,  Ha condotto uno test prospettico osservazionale a livello ambulatoriale su 153 soggetti con diabete mellito di tipo 1 ( T1D ). Sei giorni di monitoraggio continuo della glicemia in cieco (CGM) e registrazione dei sintomi dell’ipoglicemia. Proporzione di eventi ipoglicemici asintomatici (?70 mg / dl).

I pazienti sono stati raggruppati per il numero di eventi ipoglicemici durante il periodo di registrazione (gruppo 1: 1 evento, gruppo 2: 2-3 eventi, gruppo 3: 4-6 eventi, gruppo 4: ?7 eventi) e sono state calcolate frazioni di eventi asintomatici. Nei quattro gruppi, la frazione di ipoglicemia asintomatica è aumentata dal 57% nel gruppo 1 al 61%, al 65% e all’80% nel gruppo 2, 3 e 4, rispettivamente (p <0,001). Una maggiore frazione di ipoglicemia asintomatica era positivamente associata al rischio di ipoglicemia grave (rapporto di frequenza di incidenza (IRR) 1,3 (IC 95% 1,1-1,5), p = 0,003). Il gruppo 4 era costituito da pazienti caratterizzati da classici fattori di rischio di ipoglicemia grave (durata più lunga del diabete, diminuzione dell’HbA1c e più frequente compromissione della consapevolezza dell’ipoglicemia).

I pazienti con T1D con tassi di ipoglicemia corrispondenti all’esposizione giornaliera avevano una maggiore percentuale di eventi asintomatici, che era positivamente associata al rischio di grave ipoglicemia; pertanto, tali pazienti meritano particolare attenzione nella pratica clinica.

Lo studio è stato pubblicato lo scorso 29 marzo sulla rivista scientifica The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.