I pazienti con diabete di tipo 2, che assumono metformina, dovrebbero avere i loro livelli di vitamina B12 valutati più regolarmente per evitare danni irreversibili ai nervi, secondo un nuovo studio presentato alla conferenza annuale della Society for Endocrinology a Glasgow. I risultati dello studio suggeriscono come un precedente rilevamento della carenza di vitamina B12 attraverso lo screening di routine di tutti i pazienti con diabete di tipo 2 trattati con metformina potrebbe ridurre il rischio di sviluppare danni ai nervi irreversibili, dolorosi e potenzialmente invalidanti.
L’incidenza crescente di diabete di tipo 2 è un serio problema di salute in tutto il mondo. La sua prevalenza è associata a cattiva alimentazione e scelte di vita non salutari, ed è caratterizzata da alti livelli di glucosio nel sangue che devono essere controllati dai farmaci. Il danno nervoso alla periferia (ad es. Viso, arti, organi) è una complicanza comune del diabete, con sintomi che vanno dal torpore al dolore e può portare a debilitante perdita di equilibrio e coordinazione. La metformina è il farmaco di prima scelta raccomandato e più efficace per il diabete di tipo 2, ma il suo uso è stato anche collegato al deficit di vitamina B12, che aumenta il rischio di danni ai nervi periferici. Nonostante l’irreversibilità del danno ai nervi periferici, non esistono linee guida ufficiali sullo screening dei livelli di vitamina B12 nei pazienti trattati con metformina.
In questo studio, la dott.ssa Kaenat Mulla e i colleghi del GP presso l’Hucknall Road Medical Center di Nottingham hanno condotto un audit sullo screening e sul deficit di vitamina B12 tra i pazienti con diabete di tipo 2 trattati con metformina durante lo studio di medicina generale. I risultati dell’audit indicavano che il 64% dei pazienti non aveva mai controllato i livelli di vitamina B12 e che il 9,6% dei pazienti era carente, ma solo il 6,4% veniva trattato con vitamina B12.
Il dott. Mulla afferma: “Le attuali linee guida della British Society of Hematology raccomandano che i livelli di vitamina B12 vengano controllati solo quando vi è un sospetto clinico di carenza, tuttavia la neuropatia periferica è irreversibile e potrebbe essere troppo tardi una volta che i sintomi si sono sviluppati”.
Il dott. Mulla e il suo team ora pianificano di estendere l’audit per determinare il modo migliore per trattare i pazienti che sono carenti di vitamina B12 e per fornire ulteriori prove del fatto che tutti i pazienti di tipo 2 su metformina dovrebbero sottoporsi a controlli più regolari, ad esempio un controllo annuale.
Il dott. Mulla commenta: “I nostri risultati indicano che i pazienti con diabete che assumono metformina devono essere controllati più frequentemente e che dobbiamo garantire che le carenze siano adeguatamente trattate per evitare danni ai nervi irreversibili”. Tuttavia, ha anche ammonito, “La metformina rimane il trattamento migliore per il diabete di tipo 2, questi risultati non dovrebbero scoraggiare i pazienti dal prenderlo, ma incoraggiare i medici a monitorare più regolarmente i livelli di vitamina B12, quindi qualsiasi deficienza può essere rapidamente trattata.”